Dia Lecce confisca beni per 1,5 mln di euro: c’è anche una tigre siberiana

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Monteroni di Lecce – La Direzione Investigativa Antimafia di Lecce ha confiscato, in via definitiva, beni mobili e immobili riconducibili a Lucio Vetrugno, 55 anni di Monteroni (Lecce), ucciso con un colpo di pistola il 22 dicembre del 2010.
Considerato elemento di spicco della Sacra Corona Unita, Vetrugno era stato condannato per associazione di tipo mafioso per aver fatto parte del clan Tornese, egemone a Monteroni e nei territori limitrofi.
Il provvedimento di confisca definitiva è stato emesso dalla Prima Sezione Penale del Tribunale di Lecce a seguito della proposta di misura patrimoniale avanzata dal Procuratore della Repubblica di Lecce, a conclusione di articolate indagini patrimoniali svolte dalla locale Sezione Operativa della Dia, che hanno consentito di accertare una manifesta sproporzione tra gli esigui redditi dichiarati da Vetrugno e l’ingente patrimonio a lui riconducibile.
Il patrimonio confiscato ai suoi eredi, per un valore complessivo di oltre 1,5 milioni di euro, è costituito da un bar, due sale giochi, due abitazioni, due masserie, quattro ettari di terreni, 300 capi di bestiame e, perfino, una tigre, di razza siberiana, allevata nella masseria di Vetrugno noto anche con il soprannome di “Lucio della tigre”.

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