Brindisi: stroncata frangia della Sacra Corona Unita del Nord Salento

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Imperava nel territorio del nord leccese sino al confine con la provincia di Brindisi l’agguerrita organizzazione mafiosa sgominata alle prime luci dell’alba dalla Guardia di finanza di Brindisi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, ha richiesto l’impiego di 80 militari e la collaborazione delle componenti specialistiche del Corpo, per l’esecuzione dei 15 provvedimenti di custodia cautelare (14 in carcere, 1 agli arresti domiciliari) emessi dal gip Simona Panzera su richiesta del pm Alessio Coccioli nei confronti di altrettanti destinatari ritenuti appartenenti ad una emergente frangia della Sacra Corona Unita che negli ultimi tempi aveva compiuto diversi episodi criminosi. Partendo proprio dalla verifica di alcuni episodi accaduti in provincia di Brindisi le indagini, che si sono estese sino ai comuni del nord Salento a partire da Trepuzzi e Squinzano, hanno coinvolto 26 persone, tra cui donna. Eseguite anche diverse perquisizioni. Particolarmente gravi sono i reati contestati ai 15 arrestati, accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, rapina a mano armata, detenzione e porto abusivo d’armi, lesioni personali, furto, associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e favoreggiamento personale.
L’attività investigativa, ha spiegato il Procuratore capo della Repubblica di Lecce Cataldo Motta, riguarda noti esponenti della “Scu”, tra cui Salvatore Caramuscio (alias “Scaramau”, già condannato in passato per reati analoghi) e Leandro Luggeri (alias “il nipote”). I due, nonostante il regime detentivo, avrebbero continuato le illecite attività del sodalizio criminale il quale avrebbe perpetrato il cosiddetto “metodo mafioso” assumendo il controllo del territorio con la forza e l’intimidazione e imponendo una condizione di assoggettamento, omertà e mutua assistenza fra affiliati. Le indagini hanno portato anche all’identificazione degli autori di una rapina a mano armata ai danni di una paninoteca ambulante di Trepuzzi nel giugno 2011e dei componenti dell’associazione dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
gdf