Amministrative a Manduria: Manduria Lab è per il confronto democratico

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«Il protrarsi dell’incertezza sulla data del voto alimenta in città un clima di tensione e il rincorrersi delle voci su eventuali candidature».
Così Manduria Lab in una nota all’indomani dell’ennesimo slittamento della decisione del Governo che dovrà decretare se il Comune di Manduria necessita di un lungo periodo di commissariamento per aver subìto in questi anni le infiltrazioni della criminalità organizzata o archiviare la pratica permettendo il rinnovo degli organi amministrativi nella prossima tornata elettorale.
Per ora, esclusa qualche eccezione, non c’è nulla di ufficiale. Sui nomi, veti ed alleanze solo voci più o meno insistenti.
Non vuole trovarsi impreparata Manduria Lab, laboratorio politico progressista, che proprio ieri, dopo un anno e mezzo di lezioni, seminari ed approfondimenti con docenti universitari, tecnici e amministratori, ha ultimato la Scuola di Formazione Politica, e, ogni domenica contatta i cittadini per conoscere i problemi dei vari quartieri.
Manduria Lab inizia a fare qualche chiarimento rispetto alla propria collocazione all’interno del quadro politico cittadino e anche sul metodo di lavoro.
«Abbiamo sempre sostenuto e ribadito che Manduria Lab è nato per formare un progetto di buon governo per la città, che fosse frutto di confronto e di collaborazione, innanzitutto con i cittadini e con le realtà associative, ma anche con quelle forze politiche che si riconoscono nei valori dell’area progressista. Tutto ciò che abbiamo intrapreso in questi quasi tre anni di impegno è stato improntato al dialogo e all’inclusione e questo continuerà ad essere, si voti o non si voti, il nostro modus operandi. Nella eventualità di una imminente competizione elettorale, siamo pronti a presentare ai cittadini manduriani la nostra proposta di governo e ad indicare un nostro candidato sindaco che ne sia l’espressione. Ma, coerentemente con le nostre finalità e in attesa che si chiarisca la questione dello scioglimento, riteniamo indispensabile instaurare un dialogo con le varie espressioni dell’area progressista, alla ricerca di una convergenza su obiettivi e metodi. Qualora questa convergenza si realizzasse, la nostra proposta per la candidatura a sindaco sarà posta a disposizione degli eventuali alleati, per un sereno e democratico confronto, alla pari di tutte le altre».