Zootecnia: gli allevatori in crisi dichiarano stato di agitazione

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I prezzi di latte e carne sono molto bassi per questo il settore zootecnico è in profonda crisi. E’ la Cia Confederazione Italiana Agricoltori di Taranto ad evidenziare la difficoltà in cui versa la zootecnia jonica. L’attuale prezzo del latte, varia da 0,375 a 0,390 centesimo al litro e, a partire dal primo di aprile, secondo alcune voci ci sarà una ulteriore riduzione che potrebbe portare il prezzo a 0,340 centesimi.
Di contro i costi di produzione del latte oscillano da 0,360 a 0,380 centesimi per litro, in funzione della disponibilità in azienda di foraggio, paglia e acqua. Al contrario, invece, il prezzo di vendita al consumatore del latte e dei suoi derivati non ha subito alcuna riduzione, per cui non si comprende il motivo che ha spinto gli industriali trasformatori ad abbassare il prezzo pagato alla stalla.
Per le carni invece non esiste mercato, in quanto la maggior parte del prodotto venduto nelle macellerie proviene da importazioni; un vitello di venti giorni di vita, e con un peso di 60/70 kg, viene venduto a 20 euro, ma fino a qualche mese fa veniva venduto 100/150 euro. Invece, le vacche di fine carriera, che fino a qualche mese fa erano vendute a circa 600 euro per capo, oggi si vendono a 200/300 euro. Da sottolineare che la maggior parte dei vitelli sono utilizzati dalle industrie di trasformazione per produrre mangime per cani e gatti.

La produzione di latte prodotto dalle mucche in tutta la regione Puglia nella campagna 2013/2014 è stata pari a 3.512 quintali corrispondenti ad un numero di 2300 aziende. Oltre il 70% sono ubicate nelle province di Taranto e Bari. Negli ultimi tre anni c’è stata una drastica riduzione di aziende zootecniche pari a circa il 20%. Gli allevatori che hanno contratto mutui a lungo termine, per adeguarsi alle norme igienico sanitarie e per acquistare le quote di produzione, ma oggi non sono più in grado di onorare gli impegni a causa di questa situazione che si è generata.
“La Cia di Taranto invita il Governo Nazionale, la Regione Puglia, il Presidente Niki Vendola e l’Assessore Fabrizio Nardoni a convocare il tavolo della filiera e ad intervenire in maniera tempestiva, con provvedimenti concreti, perché la situazione- sottolinea l’associazione – è davvero drammatica”. La Cia di Taranto preannuncia, pertanto, lo stato di agitazione delle aziende zootecniche, che potrebbe sfociare in manifestazioni di protesta, fino al blocco delle forniture del latte alle industrie di trasformazione.

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