Xylella: M5S si oppone all’eradicazione degli ulivi

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Chiede sostegno agli agricoltori e annuncia un evento in piazza Sant’Oronzo a Lecce per il prossimo 19 aprile con medici, ricercatori, agronomi ed esperti del settore. Antonella Laricchia, candidata Presidente del M5S per la Regione Puglia, non risparmia i propri dubbi sul piano d’intervento del Commissario Silletti il quale, secondo i 5 Stelle, continua a presentare l’eradicazione come l’unica soluzione al problema Xylella, nonostante in audizione alle Camere abbia riconosciuto che, impiegata in America per affrontare un altro ceppo dello stesso batterio, non abbia risolto la situazione.

“Per sconfiggere la sindrome del disseccamento rapido degli ulivi, il Movimento 5 Stelle si oppone all’eradicazione indiscriminata dei nostri meravigliosi olivi e all’impiego altrettanto indiscriminato di insetticidi. – ha dichiarato Laricchia – È necessario affrontare il problema con l’ausilio della ricerca perché proponga al più presto soluzioni alternative all’eradicazione ed alla gassificazione del Salento”.
“Dal territorio pugliese giungono anche proposte che prevedono l’uso di prodotti naturali e biologici da parte di esperti del settore agricolo – continua Antonella Laricchia (M5S) – che assicurano di voler agire in maniera assolutamente volontaria, con il solo scopo di salvare gli ulivi della nostra Puglia, senza il minimo guadagno. Chiediamo alla politica europea, nazionale e regionale ed al commissario Silletti di valutarle in fretta non cedendo alla tentazione di scegliere soluzioni radicali ed inefficaci solo perché apparentemente più rapide”.

A tutto questo, i 5 Stelle aggiungono la richiesta al Governo dello Stato di calamità naturale, finanziando celermente la ricerca ed il sostegno economico degli agricoltori e proprietari degli uliveti colpiti attraverso una riduzione del carico fiscale. “Proponiamo – conclude la candidata governatrice M5S – la detassazione da Irap ed IMU agricola e la sospensione di tutti i pagamenti entro la fine dell’anno. Chiediamo inoltre, che l’Istituto Agronomico Mediterraneo (IAM) rinunci all’immunità per aiutare concretamente la magistratura a far luce sulla vicenda”.

laricchia