Xylella Fastidiosa. Compromessa campagna olearia 2014-2015. Occorre provvedimento regionale.

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“Un provvedimento regionale che dichiari l’eccezionalità della patologia da quarantena Xylella e, quindi, la necessità di attivare immediatamente il monitoraggio dell’area di rispetto che svolga il ruolo di cordone sanitario a beneficio dell’olivicoltura pugliese, italiana ed europea, affidando l’attività ai Consorzi di Difesa attingendo risorse dalla legge di assestamento di bilancio”. E’ la richiesta del Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele che ha accompagnato l’Assessore alle Risorse Agroalimentari, Fabrizio Nardoni, nell’ennesimo sopralluogo in campo negli oliveti colpiti dal batterio killer.

“C’è bisogno di un cambio di passo, – afferma Cantele – perché non possiamo aspettare inermi il Decreto Ministeriale, che ci aspettavamo venisse approvato già il 4 agosto scorso, considerata la vasta estensione del problema e la rilevanza economica della coltura per l’intero territorio regionale e l’obbligatorietà che impone la normativa fitosanitaria comunitaria e nazionale in caso di ritrovamento di patogeni da quarantena”.

Coldiretti Puglia ha esercitato appieno un ruolo di sussidiarietà orizzontale nei confronti della pubblica amministrazione, sia sul fronte della perimetrazione dell’area coinvolta sia commissionando uno studio a Sinagri, spin-off dell’Università di Bari, per fornire alla Regione la fotografia delle ricadute economiche a carico del territorio, utile ad individuare efficaci misure di indennizzo.

“Le strutture di trasformazione non saranno in grado di avviare la campagna olearia 2014-2015 – continua il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – perché l’area colpita si è così tanto allargata da avere drasticamente ridotto il quantitativo di olive da molire. Pertanto, è improcrastinabile individuare strumenti che indennizzino olivicoltori e trasformatori impossibilitati a lavorare. Non possiamo permettere che vengano azzerati senza reagire con tempestività e determinazione un comparto che è fonte di reddito e lavoro per il territorio salentino e al contempo un paesaggio di cui la Puglia non può fare a meno”.

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