Xylella. Boccata di ossigeno per le imprese olivicole: sbloccati 51.5 milioni di euro

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Sbloccati 51,5 milioni di euro per le indennità compensative a beneficio delle imprese agricole colpite dalla Xylella fastidiosa nel 2018 e 2019, per cui serve il necessario snellimento delle procedure per rendere subito fruibili le risorse agli agricoltori.

E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in merito alla variazione al bilancio regionale per l’esercizio 2022 per l’iscrizione di risorse con vincolo per danni causati dalla Xylella assegnate dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, di cui 16,5 milioni di euro per una annualità e 35 milioni di euro per l’altra, stanziati dal Piano per la Rigenerazione Olivicola pubblicato a marzo 2020.

L’art. 9 del Piano dispone, infatti, che in favore delle imprese agricole che hanno subito danni superiori – spiega Coldiretti Puglia – al 30% della Produzione Lorda Vendibile (PLV) causati dalla Xylella nei territori della regione Puglia, possono essere concessi interventi compensativi ai sensi del decreto legislativo 102/2004 con il Fondo di Solidarietà Nazionale.

La Xylella, la pandemia degli ulivi che in Puglia ha colpito oltre 20 milioni di piante, è una calamità grave e incontrovertibile passata dagli 8.000 ettari di olivi risultati infetti a fine 2014 ad 8.000 chilometri quadrati dopo 8 anni, cioè 100 volte di più, pari al 40% della superficie totale della regione Puglia.

Si tratta di una boccata d’ossigeno – dice Coldiretti Puglia – per le imprese olivicole con la quale viene richiesta al Ministero delle Politiche Agricole l’estensione della declaratoria di calamità naturale per i danni causati dalla Xylella fastidiosa nel 2021, quali sgravi della contribuzione previdenziale agricola e del settore della trasformazione, sospensione o dilazione delle scadenze fiscali agricole previste per i soggetti agricoli professionali e postergazione di ogni scadenza di mutui e investimenti per n. 5 anni, interventi indispensabili a garantire un futuro ad imprese olivicole, cooperative, frantoi e vivai salentini.

A causa della Xylella fastidiosa sono andate perse 3 olive su 4 in provincia di Lecce con il crollo del 75% della produzione di olio di oliva, denuncia Coldiretti Puglia che fotografa uno scenario a tinte fosche, dove il crollo produttivo ha subito un crollo incontrovertibile dal 2015 ad oggi. Agricoltori senza reddito da ormai 8 anni, milioni di ulivi secchi, frantoi svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia, 5mila posti di lavoro persi nella filiera dell’olio extravergine di oliva, con un trend che rischia di diventare irreversibile – insiste Coldiretti Puglia – se non si interviene con strumenti adeguati per affrontare dopo anni di tempo perduto inutilmente il ‘disastro colposo’ nel Salento e rilanciare la più grande fabbrica green italiana. Purtroppo, a Brindisi è da registrare nell’intera provincia – aggiunge Coldiretti Puglia – la continua avanzata della Xylella fastidiosa, con la presenza sempre più numerosa di oliveti con evidenti disseccamenti caratteristici dell’infezione dovuta al batterio. Nella parte sud del territorio provinciale di Brindisi tale fenomeno interessa oramai tutti gli oliveti – conclude Coldiretti Puglia – con conseguenze anche sulla produzione ed una diminuzione del prodotto che in tali comprensori raggiunge anche il 50% rispetto alle annate precedenti.

 

Sbloccati 51,5 milioni di euro per le imprese agricole colpite dalla Xylella nel 2018 e 2019