Venerdì si sposta a Manduria la protesta contro lo scarico a mare e l’ubicazione all’Urmo del depuratore

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Tutte le forze politiche e le associazioni di Avetrana, Manduria e dei paesi limitrofi deluse dalla “variante” proposta per superare lo scarico a mare del depuratore consortile Manduria – Sava si sono riunite costituendo di fatto un nuovo comitato intercomunale per organizzare iniziative per scongiurare una volta per tutte lo scarico a mare del depuratore consortile e per spostare lontano dalla costa l’impianto allo scopo di difendere le marine da un progetto ritenuto fortemente penalizzante.

I componenti del nuovo comitato hanno sottoscritto un documento che in quattro punti racchiude le richieste formulate al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano; alla Dirigente del Dipartimento Opere Pubbliche Barbara Valenzano; al Sindaco di Manduria Roberto Massafra
e al Presidente del Consiglio Comunale di Manduria Vincenzo Andrisano.
“Premesso che le popolazioni e le amministrazioni comunali di Manduria, Avetrana e paesi limitrofi, da lungo tempo si esprimono con manifestazioni, petizioni e atti deliberativi contro l’ipotesi di realizzazione del Depuratore Consortile di Manduria e Sava in località Specchiarica;
che dopo innumerevoli tavoli tecnici e confronti tra la Regione Puglia, l’Acquedotto Pugliese e le Amministrazioni interessate si è pervenuti alla elaborazione di una ipotesi progettuale che, nel tentativo di scongiurare lo scarico in mare, cosi come da tutti auspicato, propone, tra le altre cose, uno scarico emergenziale su suolo, in prossimità di abitazioni e strutture ricettive, a poche centinaia di metri dal litorale;
che tale ipotesi è stata ritenuta inidonea dal Consiglio Comunale di Manduria il quale, anche sulla scorta di una forte pressione esercitata dalle comunità interessate, ne ha sospeso l’approvazione, in quanto ritenuta infondata dal punto di vista tecnico e giuridico;
che, di fronte all’ennesima deludente ipotesi non risolutiva rispetto al problema dello scarico in mare, la popolazione ha definitivamente maturato la consapevolezza che lo spostamento del sito sia, allo stato, l’unica soluzione valida;
che tale volontà è stata espressa attraverso una petizione lanciata su change.org, che ha ottenuto la sottoscrizione di oltre 11.000 cittadini, nonché mediante una grande manifestazione svoltasi ad Avetrana il giorno 31 Marzo 2017, che ha visto la partecipazione di circa 5.000 persone provenienti da tutti i comuni circostanti.
Tutto ciò premesso, i sottoscritti chiedono:
1. L’immediata sospensione dei lavori;
2. La delocalizzazione del depuratore, lontano dalla costa;
3. La rinuncia alla scelta di realizzare un impianto di tipo consortile;
4. La rinuncia formale allo scarico in mare, sia pure di tipo emergenziale, da parte della Regione, attraverso un atto deliberativo.

Solo con queste premesse – conclude il documento del comitato intercomunale – consideriamo possibile l’istituzione di un tavolo tecnico permanente, aperto alla partecipazione di amministrazioni e,rappresentanze sociali e professionali, finalizzato all’esame e alla valutazione di progetti di fattibilità, che ottemperino alle esigenze qui espresse.”

Intanto per rafforzare quanto stabilito, la protesta si sposta nella piazza di Manduria. La giornata di mobilitazione è fissata per Venerdì prossimo in concomitanza con il consiglio Comunale di Manduria mono tematico sul depuratore, riunione che, secondo alcune proposte, potrebbe anche slittare.

In ogni caso è stato deciso che Manduria dovrà fermarsi per l’intera giornata, così come avvenuto nella vicina Avetrana.
Dalle ore 10 alle ore 22 ci sarà un sit-in permanente in Piazza Garibaldi. Alle ore 15 si terrà un corteo che si snoderà lungo il percorso individuato da Piazza Garibaldi, Villa comunale, via per Maruggio, via San Gregorio Magno (Villaggio del Fanciullo), via Salvatore Gigli, Villa Comunale e ritorno in Piazza Garibaldi. Alla manifestazione apartitica non sarà consentita l’esposizione di bandiere di partito. I sindaci che aderiranno potranno sfilare in corteo. Non ci saranno comizi ma sarà solo diffuso un comunicato congiunto.

Al via anche una campagna informativa con il coinvolgimento anche dei media nazionali ed iniziative per sensibilizzare i cittadini a partecipare numerosi visto che è in gioco il futuro del territorio.

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