“VADEMECUM” della Polizia contro le truffe agli anziani

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“Buongiorno signora, sono un amico di suo figlio che mi deve dare dei soldi per l’acquisto di un computer e mi ha detto di passare da lei…” questa è soltanto una delle tante scuse che ormai quasi quotidianamente, i truffatori adoperano nei confronti di anziani o di persone sole.
Falsi appartenenti alle forze dell’ordine, assistenti sociali, sacerdoti,sono molti i travestimenti che i truffatori professionisti usano per ingannare le persone più deboli
Le vittime di questi raggiri in costante aumento nel nostro paese, sono soprattutto gli ultrasessantenni che, grazie all’abilità di questi malviventi, cadono con più facilità nella loro trappola.

Le banche e le poste sono sicuramente fra le mete più ambite dei truffatori che aspettano, solitamente, le loro vittime all’esterno degli istituti con l’obbiettivo di farsi consegnare il denaro appena prelevato. Le modalità per raggirare le persone sono disparate.
Succede spesso che una persona anziana dopo aver fatto un prelievo venga seguita da qualcuno che, poco dopo, si presenta come un funzionario di banca.
In genere il finto funzionario suona il campanello di casa dicendo che potrebbe esserci stato un errore da parte della banca e che è necessario fare una verifica sul numero di serie delle banconote appena ritirate per accertarsi che sia tutto a posto. A quel punto l’anziano consegna i soldi e il truffatore,fingendo di contarli o controllarli, con estrema abilità, li sostituisce con banconote false.
Per questo ricordate sempre che nessun funzionario di banca vi cercherà mai a casa per controllare le banconote o i numeri seriali delle stesse.

FALSA EREDITÀ
Stessa procedura per quanto riguarda una falsa eredità da consegnare.
In questo caso il truffatore cerca un vecchio amico a cui dovrebbe consegnare del denaro relativo ad una eredità.
Ferma una persona anziana per chiedere informazioni sull’amico, ma nessuno sa niente finché un passante, complice del truffatore, si ferma e dice che quella persona è morta. A quel punto viene prospettata all’anziano la possibilità che l’eredità possa essere elargita a lui ma per farlo serve un anticipo per il notaio. Ovviamente la cifra deve essere pagata subito.

RIPULIRVI LA GIACCA
Molto più diffusa e più vecchia è la truffa del gelato o del caffè sulla giacca.
Nella maggior parte dei casi i malviventi che mettono in atto questa truffa sono donne con bambini, ma a volte anche ragazzi che, con un gelato o un caffè in mano, urtano la vittima designata facendoglielo cadere sulla giacca.
Poi, con la scusa di ripulirla, la invitano a togliersela e gli rubano il portafogli.

FALSA BENEFICENZA
In questo caso il protagonista è quasi sempre un signore ben vestito in genere sui 50, 60 anni circa,spesso con accento straniero,che si finge un medico o un rappresentante di una casa farmaceutica alla ricerca di un deposito per donare medicinali a scopo di beneficenza.
Ferma la vittima per strada, normalmente in quartieri borghesi, e
gli chiede informazioni su questo deposito. La persona fermata ovviamente non sa dargli nessuna indicazione. Guarda caso subito
dopo passa una seconda persona che finge di sapere dove si trova il deposito ma dice che è stato chiuso.
La donazione allora può avvenire solo tramite notaio ma serve un anticipo in danaro che la persona incaricata della beneficenza non ha a disposizione in quel momento.
L’anziano fermato per strada viene convinto che se dà un contributo alla beneficenza può avere anche una percentuale ad una condizione: di fornire il denaro necessario per il notaio. A quel punto la vittima, ormai convinta, viene anche accompagnata a ritirare una discreta cifra (che di solito si aggira su qualche migliaio di euro).
Poi viene fatta salire sull’auto insieme ai due “compari” per andare dal notaio.
Durante il tragitto i truffatori si ricordano che sicuramente servirà una marca da bollo, quindi si fermano dinanzi ad un ufficio postale o tabaccaio e chiedono alla vittima di andare ad acquistarla. Appena la vittima scende dal mezzo, ovviamente i malviventi fuggono.

FALSI FUNZIONARI ED IMPIEGATI
I malviventi che si spacciano per falsi funzionari o impiegati generalmente si presentano alla porta di persone anziane con la scusa di dover verificare la posizione pensionistica o contributiva; ovvero per controllare i contatori del gas della luce e del telefono, ma in realtà il loro scopo è quello di raggirare le persone facendosi consegnare soldi, sottraendo beni o altre cose di valore. Ricordatevi che prima di fare dei controlli nelle case gli enti competenti avvisano i cittadini affiggendo dei cartelli all’interno della loro sede istituzionale vale a dire Comune, Provincia ecc.

DECALOGO CONTRO LE TRUFFE… E NON SOLO
Prima di aprire la porta ad uno sconosciuto, anche se veste l’uniforme o dichiara di essere dipendente di azienda di pubblica utilità,è necessario verificare da chi è stato mandato e per quali motivi.
Importantissimo accertarne l’identità richiedendo un documento e tesserino aziendale. Se non si ricevono rassicurazioni, non bisogna aprire la porta per alcun motivo e la prima cosa da fare è chiamare il “113”.
Ricordare sempre che nessun ente o azienda di pubblica utilità manda personale a casa per il pagamento delle bollette per rimborsi.
Nessun ente manda personale a casa per sostituire banconote false date erroneamente.
Non fermarsi mai per strada per dare ascolto a chi offre facili guadagni o a chi chiede di poter controllare i nostri soldi o il nostro libretto della pensione anche se chi ci ferma e ci vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.
Nel corso di operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente è sempre bene farsi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate.

Se qualcuno ha il dubbio di essere osservato all’interno della banca o dell’ufficio postale è opportuno farlo presente agli impiegati o al personale di vigilanza. Se questo dubbio assale per strada la prima cosa da fare è quella di entrare in un negozio o cercare un poliziotto ovvero una compagnia sicura.
Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale,con i soldi in tasca, mai fermarsi con sconosciuti e mai farsi distrarre.
Ricordare sempre che nessun cassiere di banca o di ufficio postale insegue per strada i clienti per rilevare un errore nel conteggio del denaro che ha consegnato.
Quando si utilizza il bancomat è bene essere prudenti: evitare di operare se ci si sente osservati.
Per qualunque problema e per chiarire qualsiasi dubbio chiamate subito il ‘113”, i militari saranno a vostra completa disposizione per aiutarvi.
In generale, per tutelarvi dalle truffe, vi consigliamo: diffidate sempre dagli acquisti molto convenienti e dai guadagni facili: spesso si tratta di truffe o di merce rubata;non partecipate a lotterie non autorizzate e non acquistate prodotti miracolosi o oggetti presentati come pezzi d’arte o di antiquariato se non siete certi della loro provenienza;non accettate in pagamento assegni bancari da persone sconosciute; non firmate nulla che non vi sia chiaro e chiedete sempre consiglio a persone di fiducia più esperte di voi.

QUANDO CHIAMI IL 113
Quando avete dei dubbi o sorgono dei problemi, ricordate che potete chiamare, a qualsiasi ora del giorno o della notte il numero di emergenza “113”, oppure, negli orari d’ufficio, l’utenza telefonica della Stazione Carabinieri del vostro comune.

All’Operatore che risponde alla vostra telefonata fornite, con calma, le seguenti informazioni:
Date il vostro nome e cognome, senza timore, perché i vostri dati personali saranno trattati con la massima riservatezza. Le richieste anonime possono creare ostacolo ad un pronto intervento dell’equipaggio Polizia di Stato od altra forza di polizia.

Dite da dove state chiamando e qual è il vostro numero telefonico, l’Operatore vi richiamerà qualora cadesse la linea.
Raccontate brevemente cosa è successo o cosa sta ancora accadendo, specificando il luogo del fatto.
Ascoltate attentamente le direttive che vi fornisce l’Operatore del 113 e non riattaccate il ricevitore finché lo stesso Operatore non ve lo dice.

TI CONSIGLIAMO, INOLTRE…

Se hai bisogno di una copia delle chiavi di casa rivolgiti, se possibile, ad un ferramenta di fiducia ed evita di scrivere nome ed indirizzo sul portachiavi.
Se perdi le chiavi, cambia subito la serratura!
Se abiti in un piano basso o in una casa indipendente, metti delle grate alle finestre oppure dei vetri antisfondamento.
Illumina con particolare attenzione l’ingresso e le zone buie. Se all’esterno c’è un interruttore della luce, proteggilo con una grata o con una cassetta metallica per impedire che qualcuno possa disattivare la corrente.
Cerca di conoscere i tuoi vicini, scambiatevi i numeri di telefono per poterli contattare in caso di prima necessità.
Non mettere al corrente tutte le persone di tua conoscenza dei tuoi spostamenti (soprattutto in caso di assenze prolungate).
Se abiti da solo, non fallo sapere a chiunque.
In caso di assenza prolungata, avvisa solo le persone di fiducia e concorda con uno di loro che faccia dei controlli periodici.
Non lasciare mai la chiave sotto lo zerbino o in altri posti facilmente intuibili e vicini all’ingresso. Non lasciare biglietti di messaggio attaccati alla porta che avvertono che in casa non c’è nessuno.
Considera che i primi posti esaminati dai ladri, in caso di furto, sono gli armadi, i cassetti, i vestiti, l’interno dei vasi, i quadri, i letti ed i tappeti.
Se hai degli oggetti di valore, fotografali e riempi la scheda con i dati considerati utili in caso di furto (il documento dell’opera d’arte).
Conserva con cura le fotocopie dei documenti di identità e gli originali di tutti gli atti importanti (rogiti,contratti, ricevute fiscali, etc.).
Nel caso in cui ti accorgi che la serratura è stata manomessa
o che la porta è socchiusa, non entrare in casa e chiama immediatamente il 113. Comunque,se appena entrato ti rendi conto
che la tua casa è stata violata,non toccare nulla, per non
inquinare le prove, e telefona subito al Pronto Intervento.

CONSIGLI UTILI PER COLORO CHE VIVONO ED OPERANO CON PERSONE ANZIANE SOLE

CONSIGLI PER FIGLI, NIPOTI E PARENTI

Non lasciate soli i vostri anziani, anche se non abitate con loro, fatevi sentire spesso ed interessatevi dei loro problemi.
Ricordate sempre loro di adottare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti. Se hanno il minimo dubbio fate capire loro che è importante chiedere aiuto a voi, ai vicini di casa od alle Forze dell’Ordine.
Ricordate che, anche se non ve lo chiedono, hanno bisogno di voi.

CONSIGLI PER I VICINI DI CASA

Se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni tanto quattro chiacchiere con loro. La vostra cordialità li farà sentire meno soli.
Se alla loro porta bussano degli sconosciuti esortateli a contattarvi per chiarire ogni dubbio. La vostra presenza li renderà più sicuri.
Segnalate alle Forze dell’Ordine ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga gli anziani vostri vicini di casa.

CONSIGLI PER GLI IMPIEGATI DI BANCA O UFFICIO POSTALE

Quando allo sportello si presenta un anziano e vi fa una richiesta spropositata di danaro contante, perdete qualche minuto a parlare con lui. Basta qualche piccolo accorgimento ad evitare dei drammi.
Spiegate agli anziani che all’esterno delle banche e degli uffici postali nessun impiegato effettua controlli, tanto meno si reca presso le loro case per effettuarli. Per ogni minimo dubbio, esortateli a contattarvi.

“Possiamo aiutarvi”
ad affrontare e risolvere i piccoli problemi di tutti i giorni

“Potete aiutarci”
a capire le vostre esigenze per orientare meglio le nostre attività

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