Unione, promozione e identità: obiettivi comuni per i Consorzi vini doc salentini

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Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria doc e docg, il Consorzio di Tutela Vini dop Salice Salentino e il Consorzio per la Tutela dei vini doc Brindisi e Squinzano sottolineano l’importanza della promozione univoca dei vini del Salento in questa fase storica

“I nostri Consorzi e le aziende nostre socie monitorano con attenzione dati e scenari e tendenze, consapevoli della difficoltà di formulare sintesi e obiettivi a causa dell’imprevedibilità di questa fase.”

In una nota congiunta i tre Consorzi di Tutela hanno fatto il punto della situazione commerciale delle produzioni individuando un percorso comune.

“La produzione di vini salentini di qualità continua a godere dell’apprezzamento dei mercati internazionali e la capacità di gestire i gravi problemi provocati dall’emergenza COVID 19 è anche legata alla capacità delle aziende di strutturare e diversificare la propria distribuzione. 

Al di là degli innegabili problemi che si riscontrano nel canale distributivo tradizionale, rappresentato dall’horeca, occorre registrare anche le tendenze positive che emergono in altri settori della distribuzione.

Infatti, accanto ad un settore tradizionale, il cosidetto horeca che presenta innegabili criticità sia in Italia sia in molti dei classici mercati nazionali del vino italiano, vi è un horeca moderno e reattivo che cerca di reagire all’emergenza organizzando la fase di delivery, o passando direttamente on-line.

Inoltre, i negozi on-line stessi vivono un considerevole aumento della propria attività e stanno attraversando una fase di crescita organizzativa. Ovviamente poi, la cosiddetta distribuzione moderna (supermercati, ipermercati, ecc.) sta vivendo un’importante crescita di lavoro e fatturato, sotto gli occhi di tutti.

I tre sodalizi consortili sottolineano l’importanza di lavorare intorno ad un unico progetto finalizzato a promuovere e divulgare i vini del Salento. Per questo si invocano le istituzioni ad un maggiore sostegno su tale fronte. È necessario condividere con le istituzioni regionali una programmazione dei prossimi investimenti pubblici sulla promozione in viti-vinicoltura e di poter gestire le risorse comunitarie direttamente a tali fini.

La vitivinicoltura non si ferma, e il ciclo della vite ci detta il ritmo.

Le nostre aziende continuano a lavorare nei vigneti e in cantina con le dovute precauzioni e con la stessa immutabile qualità. Uniti più che mai, in questo periodo dobbiamo sostenere la promozione del loro lavoro con rinnovata energia. 

Da questa crisi dobbiamo cogliere le opportunità mettendo in campo una strategia unitaria di promozione e di investimento nel potenziamento del prodotto.

Qualità, identità territoriale, valorizzazione, e gestione unitaria delle risorse sono queste le chiavi per la crescita del nostro territorio”.