Una Strada Diversa su ex Ilva: “Taranto non può essere Terra senza Legge”
In un periodo storico in cui la necessità di tutelare la salute pubblica è al centro del dibattito collettivo e fondamento per ispirare l’azione delle Istituzioni, Taranto continua ad apparire un luogo in cui tali principi sono “sospesi”.
Una sorta di zona franca per il rispetto della Costituzione e del diritto. A Taranto, infatti, si continuano a mantenere in funzione gli impianti EX-ILVA le cui polveri ed emissioni, come evidenziato da una corposa documentazione tecnico-scientifica prodotta negli anni, sono causa di malattie e morte. Questo nonostante la produzione del siderurgico sia, come certificato dalla recente sentenza del TAR di Lecce del 13.02.2021, “causa di grave pericolo per la salute e per la vita dei cittadini, che, nel caso della città di Taranto, deve ritenersi immanente e permanente”. Sentenza del TAR di Lecce che conferma l’Ordinanza contingibile e urgente n. 15 del 27 febbraio 2020 adottata dal Sindaco di Taranto Melucci e intima a Mittal il termine di 60 giorni per il completamento delle operazioni di spegnimento dell’area a caldo (termine attualmente sospeso in attesa del giudizio di merito del Consiglio di Stato previsto per il 13 maggio). Ecco, il 13 maggio: una data che potrebbe essere storica, un appuntamento in cui si giocherà una partita fondamentale per la città. In campo le ragioni di tutela della salute e del rispetto dell’ambiente della comunità jonica che, ancora una volta, rischiano di soccombere di fronte alle ragioni economiche e agli interessi privati particolari. Riteniamo che sia da supportare la battaglia che l’Amministrazione Melucci sta sostenendo per la chiusura delle fonti inquinanti. Proprio oggi il Governo è stato informato dal Sindaco di Taranto circa i dati dell’ennesimo studio scientifico che rivela disuguaglianze nella mortalità a Taranto, specie nei quartieri a nord, rispetto alla media regionale. Noi, in qualità di forza politica attiva sul territorio, riteniamo fondamentale, in questa fase, fare fronte comune a difesa degli interessi legittimi e dei diritti fondamentali della nostra comunità e invitiamo tutte le forze politiche che hanno a cuore la salute e il futuro dei cittadini di Taranto a scendere in campo prendendo posizioni chiare e inequivocabili. Taranto merita rispetto, quegli impianti vanno fermati ora.
(Una Strada Diversa)