Uil. Cala la cassa integrazione in Puglia: segnale negativo.

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Così come accade a livello nazionale, anche in Puglia cala la cassa integrazione autorizzata che a novembre registra un -26,9% rispetto al precedente dato di ottobre 2014 e un -46,4% rispetto al dato dello stesso meso del 2013.
Una diminuzione che però riguarda soltanto la cassa ordinaria e straordinaria

, mentre gli interventi in deroga riprendono la marcia. A novembre 2014, infatti, malgrado i costanti blocchi amministrativi per penuria di stanziamenti e lacunosità procedurali, in Puglia la cassa in deroga è cresciuta del 113% sul precedente dato di ottobre 2014 ed è lievitata, addirittura del 648,2% rispetto allo stesso periodo del 2008.

Per Aldo Pugliese, Segretario Generale della Uil di Puglia e di Bari-Bat, si tratta di dati solo in apparenza positivi e sintomo che troppe aziende ormai ricorrono ai licenziamenti.

“La realtà, purtroppo, è diversa – commenta Pugliese – basta guardare i dati degli undici mesi del 2014 per comprendere gli effetti pericolosi: si tocca così quota 51 milioni di ore (i livelli pre-crisi erano al di sotto dei 15 milioni). I dati, inoltre, mettono in evidenza la notevole importanza di tali ammortizzatori, che hanno consentito di salvaguardare, nel solo mese di novembre, circa 18 mila posti di lavoro”.
“Purtroppo la confusione generata dal nuovo impianto di regole del governo nazionale (con il decreto interministeriale dello scorso agosto) ha creato molte difficoltà per le famiglie dei lavoratori. Certamente, il tutto ha prodotto ulteriori licenziamenti, quantificabili in circa 50mila solo nell’ultimo anno nella nostra regione. Ciò nonostante,- conclude il Segretario Generale della Uil – le parti sociali della Puglia con il recente accordo sugli ammortizzatori hanno dimostrato di saper andare oltre le criticità di un sistema da riformare con intelligenza”.

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