Ug Manduria, Pecoraro: “Accordi non onorati, la città merita rispetto. Ora salviamo la matricola”

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Toni accesi in Aula Consiliare dove si è discusso del futuro del calcio biancoverde con la commissione. Le parti si sono confrontate ma non c’è stato nessun punto di incontro, il Sindaco fisserà un nuovo appuntamento a stretto giro per trovare una forma di mediazione. “La città merita rispetto da parte di tutti. Il titolo? Occhilupo non deve dare conto a me, deve dare conto alla città di Manduria. Se non siete stati in grado di onorare gli accordi, bisogna ammetterlo e fare un passo indietro”.

E’ stato un muro contro muro in Aula Consiliare tra le istituzioni e la parte sportiva, in collegamento Skype c’era Elsa Occhilupo in rappresentanza dell’Ug Manduria. Il presidente della commissione Fabrizio Mastrovito ha provato a sensibilizzare tutti sull’argomento nel breve preambolo iniziale: “La storia merita rispetto e qui non ci sono colori politici, gli unici colori che ci appartengono in questa storia sono quelli biancoverdi. In gioco non c’è solo un titolo sportivo, ma un patrimonio umano e culturale, serve un sforzo condiviso.”

Si sono avvicendati negli interventi i consiglieri Bullo, Sammarco, Daggiano e Polimeno, ma prima è stata concessa la parola alla signora Occhilupo che è ritornata sulle vecchie scorie con l’amministrazione, lamentando la scarsa vicinanza della parte pubblica, i problemi con l’impianto comunale e la scarsa apertura delle istituzioni nell’arco della stagione sportiva. Mastrovito ha provato a riportare la conversazione sul piano dell’attualità e del futuro ponendo una domanda diretta che ha gelato l’aula: “Lei conferma che la posizione dell’attuale società è di procedere con il fallimento della matricola 100?” Occhilupo, in rappresentanza del Manduria calcio, ha confermato lo scenario sportivamente catastrofico, di voler chiudere battenti.

I toni sono cambiati ed è andato in scena un vero e proprio muro contro muro, Occhilupo ha chiesto un supporto economico alla parte amministrativa ma non ha fatto chiarezza sui numeri e sulla portata debitoria della società. L’intervento poi si è bruscamente interrotto ed scomparso il collegamento Skype. Ha fatto seguito il discorso del Sindaco Pecoraro che ha preso posizione in maniera netta, sottolineando alcuni passaggi chiave della vicenda.

Pecoraro durissimo: “Chi si è accollato i debiti non ha onorato gli accordi. La città merita rispetto”
“Sento il solito ritornello sul canone stadio e – spiega il Sindaco – non credo abbia creato tutto il debito del Manduria. Noi sappiamo fino dicembre 2023 in che condizioni versava l’impianto. La vecchia società si è spostata a Sava e a febbraio 2024 abbiamo costruito un gioiello. Il sostegno se si può dare deve essere nell’ambito delle regole, è fondamentale anche nel mondo economico. Le regole sono alla base di ogni sistema. Io cammino a testa alta, a giugno 2024 ho conosciuto il dottor Di Maggio: nella stanza del sindaco, in mia presenza è stato siglato un accordo dell’accollo dei debiti. Oggi ho scoperto che i debiti che c’erano, ci sono ancora. Non sono stati rispettati gli accordi. Voi avete letto come sono stato apostrofato dal signor Di Maggio? Vergogna. Hanno strumentalizzato anche la faccenda dei ragazzini per screditare il nostro operato, non mi era mai successo nella mia vita di incontrare una controparte del genere. La matricola 100 l’abbiamo salvata col prof. Pastorelli nel 2023. La signora deve dirci se è in grado di andare avanti, altrimenti deve dare conto alla città. La città merita rispetto da parte di tutti. Il titolo lo può tenere, ma non deve dare conto a me, deve dare conto alla città di Manduria. Se non siete stati in grado di onorare gli accordi, bisogna ammetterlo e fare un passo indietro. Quando vuole, noi siamo in Comune, ma con documenti alla mano. Ora ci sono delle scadenze, pertanto proporrei un aggiornamento a stretto giro. Non possono decidere in autonomia di far fallire la matricola, devono condividere i pensieri con noi e dobbiamo provare a risolvere la situazione”.

Mario Lorenzo Passiatore