UG Manduria di nuovo allo stadio, ma lo scontro si poteva evitare
La Società UG Manduria Sport dopo il pagamento di quanto dovuto ed ha riavuto l’accesso allo Stadio Comunale “Dimitri”, ma resta l’amaro per quanto accaduto. Una situazione che sui social ha generato un ampio dibattito. Il parere di Angelo Dinoi
La Società UG Manduria Sport ha provveduto prontamente, come annunciato, al pagamento di quanto dovuto ed ha riavuto l’accesso allo Stadio Comunale “Dimitri”, ma resta l’amaro per quanto accaduto che si sarebbe potuto evitare chiedendo magari una proroga senza arrivare allo scontro. Una situazione che sui social ha generato un ampio dibattito. E c’è chi, come l’ex consigliere comunale Angelo Dinoi, rispetto alla solerzia degli Uffici Comunali se la prende con il Sindaco, ricordando quanto scritto nel suo programma elettorale: “Lo sport rappresenta una risorsa importante per la nostra città, che va incentivata, sostenuta, aiutata nelle forme possibili, dirette e indirette. Con risorse per lo svolgimento delle attività sportive, con interventi di manutenzione degli impianti esistenti e delle palestre comunali, con iniziative a sostegno dello sport locale. Investiremo quindi nell’impiantistica sportiva verificando la possibilità di attingere a finanziamenti pubblici e privati per la realizzazione di altre strutture rispondenti alle esigenze della comunità.”
“…fare una azione di forza cacciando via dallo stadio i giovani atleti, che in quel momento erano impegnati negli allenamenti, con l’uso delle forze dell’ordine, neanche i criminali vengono trattati in quel modo, e cosa ancora più grave e che molti di loro sono anche minorenni e si sono visti sbattuti fuori e lasciati in mezzo alla strada con i loro genitori all’oscuro di tutto ciò. Ora Vi chiedo se fosse successo qualcosa a questi ragazzi minorenni mentre erano fuori a cercare di avvisare i loro genitori, ignari di tutto ciò, la Responsabilità di chi era??? – scrive Dinoi e conclude chiedendo informazioni sull’altra struttura: il campo di calcio di Via per Francavilla. “Sono passati più circa 2 anni e ancora tutto tace, tutto fermo e tutto chiuso”.