Ug Manduria: dalle 45 partite Iva, al “ripuliremo” la matricola, un anno di narrazioni. Ora la deadline è vicina

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Nella giornata di ieri c’è stato un ultimo tentativo del sindaco durante la conferenza stampa per provare ad ammorbidire i toni e dare un futuro al calcio messapico, ma gli interlocutori non si sono presentati. Poi l’invito ai tifosi: “Se avete rapporti con la società provate anche voi a creare un tavolo, bisogna capire l’entità del debito e trovare un accordo per evitare la radiazione e la scomparsa della storica matricola”.

L’ultimo tavolo e forse l’ultimo appello lato istituzionale, con il sindaco Gregorio Pecoraro, l’assessore allo sport Fabiana Rossetti e il presidente della commissione sport Fabrizio Mastrovito. Alla conferenza non c’erano i rappresentanti dell’Ug Manduria che hanno scelto di non presentarsi e di non commentare. Un silenzio che rafforza i cattivi presagi dell’ultimo periodo, ora resta davvero poco tempo per intervenire con gli ex tesserati. La volontà dell’attuale società, apertamente dichiarata dalla signora Occhilupo in rappresentanza dell’Ug Manduria, è di accompagnare il club verso la radiazione. Una manifestazione espressa a chiare lettere con un comunicato sui social e poi confermata nel penultimo incontro in Aula Consiliare. Ad ogni modo, il sindaco Pecoraro è tornato a sensibilizzare la città, tenendo i riflettori accesi sulla vicenda.

“E’ l’ultima volta che interveniamo – spiega il sindaco, adesso la società dovrà dare spiegazioni alla città e a voi tifosi, specie sulla situazione debitoria e su quello che accadrà dopo il 30 giugno. Hanno costruito nel tempo un nemico che non esiste, è stato difficile mediare in quest’anno e non mi è mai successo di vivere una situazione del genere. La cosa più importante resta il futuro della matricola, dovranno dare spiegazioni a voi, soprattutto se non hanno intenzione di onorare i debiti”. Poi l’appello ai tifosi: “Se avete rapporti con la società provate a creare un tavolo, bisogna capire l’entità del debito per evitare la radiazione”.

Dalle accuse social al Sindaco fino al: “Non sapevamo tante cose sui debiti”
Un anno difficile segnato da diversi video social, poi diventati virali anche oltre il confine manduriano. Toni forti e accesi nei confronti delle istituzioni per la vicenda impianto sportivo. Ma anche veleni sull’ex gestione per la massa debitoria lasciata in eredità, nonostante la scrittura privata di totale accollo del debito a carico dei nuovi rappresentanti del calcio messapico. Ricostruzioni bizzarre e fantasiose, anche di fronte alle transazioni firmate con gli ex tesserati, a nome dell’attuale presidente nel giugno 2024. E poi le dichiarazioni a mezzo social tese a smentire ogni tentativo di chiarimento nel mese di aprile, quando sono arrivate le penalizzazioni in classifica. “Non avevamo i contratti, non conoscevamo i documenti, non eravamo a conoscenza di tutti i debiti. Una situazione particolare che non abbiamo potuto accertare. Non abbiamo fretta, abbiamo il tempo di appianare la situazione e ripulire la matricola. La matricola non è roba vostra”.

Le 45 aziende su Manduria e il canale dei finanziamenti: l’email non è mai comparsa
A camere accese e a campionato in corso, durante l’ultima conferenza allo stadio per la vicenda dei Daspo comminati ai tifosi biancoverdi, anche il lancio del progetto futuro sulle famigerate 45 aziende, annunciate in pompa magna. Progetti poi da finanziare attraverso i canali interni dei rappresentanti del calcio messapico. Uno scenario che non ha avuto seguito e nessuno ha osato chiedere lumi in merito sulla natura delle aziende e su come intercettare i finanziamenti. Le dichiarazioni sono dello scorso 29 marzo.
“Non vi libererete così tanto facilmente di me, continuiamo, abbiamo progetti futuri per l’anno prossimo, anche dal punto di vista economico del territorio. Abbiamo la possibilità di avere una corsia preferenziale per ottenere i finanziamenti con Innovaitalia, apriremo su Manduria 40-45 aziende dove la maggior parte delle quote, ovvero il 51% le deterrà l’Ug Manduria Sport. La squadra con 40-45 partite iva sul territorio diventerà sostenibile e creeremo posti di lavoro, infatti dalla settimana prossima comparirà un’email anche sui social dove poter mandare dei progetti che verranno vagliati ed eventualmente approvati e finanziati”.
Una serie di narrazioni che hanno trovato terreno fertile nel corso del campionato, ma nessun riscontro concreto nei mesi successivi. Il Manduria è a pochi giorni dalle scadenze e non ha soluzioni dal gruppo di comando.

Mario Lorenzo Passiatore