Ug Manduria: cosa non ci vogliono dire? E’ un binario con tante crepe.
L’aria è pesante e c’è una situazione debitoria che non permette di lavorare e programmare con serenità.
Oltre 250mila euro di problemi, il polverone stadio paventato dal nuovo gruppo a capo del Manduria Calcio è certamente un fatto, ma le priorità che potrebbero bloccare (o rallentare) eventualmente il progetto sono i contratti in essere con i calciatori fino al 30 giugno. Onorare le scadenze prima di guardare oltre.
Quasi tutti gli elementi della rosa avrebbero un paio di mensilità arretrate inerenti all’ultima stagione sportiva. Due e per alcuni sarebbero anche tre, un bel fardello da gestire prima della fine del mese corrente, per evitare che si attivi l’iter burocratico delle sanzioni nei mesi successivi. Nota importante, il Manduria ha un precedente recentissimo: ha già pagato con 2 punti di penalizzazione nell’ultimo campionato, per aver completato (in ritardo) le mensilità del vecchio allenatore Passiatore. Punti che hanno di fatto estromesso i biancoverdi dalla corsa play-off.
La nuova società ha incontrato nella giornata di ieri diversi giocatori per cercare di mediare e trovare un accordo, però siamo ancora in una fase interlocutoria e lontana dal definirsi definita e definitiva. L’eredità della vecchia gestione è pesante ma chiara, o almeno dovrebbe essere così per chi ha letto le carte, i contratti e i documenti. Chiara per chi acquisisce una società e dovrebbe conoscere ogni aspetto nel dettaglio.
La domanda è identica: quali garanzie ha dato la nuova società al vecchio presidente e alla parte istituzionale? Il presidente della passata stagione è estraneo alla cordata o parte del gruppo? Altro aspetto da chiarire. Non basta passarsi la palla delle responsabilità in un momento in cui le scadenze vengono prima della querelle stadio. Se dobbiamo prepararci al peggio, qualcuno lo dica chiaramente spiegando in maniera completa il quadro della situazione.
Il caso stadio non diventi il problema vincolante all’iscrizione, perché ci sembra un filo eccessivo ridurre il dramma generale (situazione debitoria) all’ultima escoriazione di giugno con la parte amministrativa.
Mario Lorenzo Passiatore