Tumori del sangue, la nuova terapia Car-t disponibile anche a Taranto: sarà prescrivibile

Condividi

Via libera dall’AIFA ( Agenzia Italiana del Farmaco) alla rimborsabilità della prima terapia a base di
cellule Car-T

(Chimeric Antigen Receptor T-cell) disponibile in Italia.
Le terapie Car-T, ricordiamo, rappresentano una strategia immunoterapica di ultimissima
generazione nella lotta ai tumori ematologici. Non è un trattamento classico, non è un farmaco di
sintesi che si trova preconfezionato in farmacia o in ospedale e pronto all’uso. Si tratta in realtà di
una terapia cellulare basata sulle cellule vive del paziente (i globuli bianchi del sistema
immunitario, o linfociti T), che vengono prelevate, modificate geneticamente e reinfuse nel
soggetto, in modo da potenziarne il sistema immunitario contro il tumore.
Al momento queste terapie sono utilizzate per pazienti adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B
r esistenti alle altre terapie o nei quali la malattia sia ricomparsa dopo una risposta ai trattamenti
standard (chemioterapia e/o radioterapia) e per pazienti fino a 25 anni di età con leucemia
linfoblastica acuta a cellule B. Inoltre sono in corso studi sul mieloma multiplo, leucemia linfatiche
croniche e tumori solidi, come il carcinoma della prostata.
Entro il mese di settembre verrà resa pubblica la lista dei centri in Italia dove verrà erogata la
terapia Car-T. In Puglia la Asl Taranto ha certificato il possesso di tutti i requisiti specifici
individuati dall’Aifa e quindi entro poche settimane i primi pazienti riceveranno la terapia.
La struttura di Ematologia del Moscati, diretta dal dott. Patrizio Mazza, oltre a essere specializzata
in onco-ematologia, come tutti i centri abilitati è dotata della certificazione del Centro Nazionale
Trapianti, dell’accreditamento Jacie per trapianto allogenico comprendente unità clinica, unità di
raccolta ed unità di processione, della disponibilità di una serie di infrastrutture come il reparto di
rianimazione e terapia intensiva sufficientemente attrezzato per rispondere ad emergenze che
possono verificarsi per complicanze anche gravi e della presenza di un team multidisciplinare
adeguato alla gestione clinica del paziente.
Grande soddisfazione è stata espressa dal direttore generale dell’Asl di Taranto, avv. Stefano Rossi:
“Con l’approvazione da parte del Consiglio di amministrazione di Aifa – aggiunge il Direttore – si è
concluso l’iter procedurale per garantire l’accesso a queste nuove terapie salvavita. Grande merito
va alla struttura del dott. Mazza che, con un attento lavoro di squadra, ha fatto in modo di aprire un
percorso che garantirà a breve un accesso a tutti quei pazienti che hanno esaurito qualsiasi opzione
terapeutica ed offrire una nuova speranza di cura”.