Truffa dello specchietto, bloccati a Sava due napoletani

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Avevano appena realizzato l’ultima “truffa dello specchietto” ai danni di un automobilista originario di Manduria quando, nel pomeriggio di ieri, sono stati fermati dai Carabinieri sulla S. S. 7 Ter, nel tratto Sava-Fragagnano.

Si tratta di due napoletani in trasferta, G. B., di 29 anni, e R. N. di 34, che, secondo il racconto della vittima, avevano simulato un falso incidente stradale in danno dell’autovettura sulla quale viaggiavano, una Volkswagen New Beatles noleggiata da una società di Cisterna di Latina, attribuendone la responsabilità al malcapitato.
L’uomo, un artigiano manduriano, aveva avuto la sfortuna di transitare in Corso Umberto a Sava dove erano appostati, in attesa di entrare in azione, i due pregiudicati campani i quali, dopo averlo inseguito e bloccato, mentendo gli contestavano di aver provocato il danneggiamento dello specchietto laterale dell’auto, pretendendo un risarcimento di 288 euro.
Nonostante le ritrosie iniziali la vittima, temendo eventuali ritorsioni da parte dei due energumeni, aveva finito per cedere ed aveva consegnato loro la somma di 120 euro, quanto aveva in tasca.

Una volta allontanatosi però, l’artigiano non ha esitato ad informare i Carabinieri dell’accaduto. Appena qualche minuto dopo sono giunte sul posto le pattuglie dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Manduria che hanno rintracciato i due pregiudicati prima che guadagnassero la strada del rientro in Campania.
A seguito di una perquisizione, i militari hanno rinvenuto e sequestrato la somma in contante di 1.235 euro, parte della quale nascosta all’interno della cappotta del veicolo, provento delle varie truffe perpetrate in precedenza in danno di altri automobilisti.

L’auto è stata sequestrata mentre i due partenopei sono stati denunciati per truffa. Nei loro confronti è stato avviato il procedimento amministrativo per l’adozione della misura di prevenzione del rimpatrio e divieto di far ritorno nel Comune di Sava per tre anni.
Le indagini continuano per identificare gli altri automobilisti truffati.

carabineri