Trasporto lavoratori Agricoli: i fondi ci sono manca il bando della Provincia di Taranto

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Sono ore di attesa quelle che stanno vivendo in questi giorni gli imprenditori agricoli di Taranto e provincia. La Regione Puglia ha infatti finalmente reso disponibili le risorse destinate al trasporto dei braccianti,
per l’esattezza 250mila euro, attraverso l’ente di via Anfiteatro. Ed ora spetta alla Provincia predisporre un apposito bando pubblico aperto alle aziende agricole interessate. Le imprese che aderiranno potranno infatti ricevere il contributo finalizzato, tra le altre cose, a contrastare il caporalato.
A darne notizia è Antonio Trenta, segretario generale della Uila Uil di Taranto, ricordando l’importante opportunità offerta al territorio.
“Il finanziamento – ricorda il sindacalista – è il risultato del “Piano d’azione per la tutela dello sviluppo agricolo ed il contrasto al caporalato”, che la Regione Puglia ha sottoscritto lo scorso 5 dicembre con la Prefettura di Taranto. L’obiettivo è quello di diffondere le buone pratiche anche ai fini dell’inserimento delle aziende agricole in reti di qualità, prevenire e contrastare le attività illecite in danno del sistema produttivo agricolo, ed attivare nuove iniziative finalizzate all’introduzione sperimentale del servizio di trasporto gratuito per i lavoratori agricoli nell’itinerario casa/lavoro”.
A questo accordo ha fatto seguito lo scorso 14 settembre la comunicazione ufficiale pervenuta dalla Prefettura. L’Ufficio territoriale del Governo ha infatti fatto sapere che nell’ambito delle iniziative previste dal “Piano d’azione”, la Regione ha disposto appunto lo stanziamento di 250mila euro per realizzare un progetto sperimentale di trasporto dei lavoratori agricoli.
“Finalmente – dichiara Trenta – grazie all’intervento della Regione Puglia e al grande impegno su questo tema della Prefettura, a Taranto possiamo compiere un importante passo nella lotta al caporalato”.
Il segretario della Uila, tuttavia, non nasconde qualche perplessità: “La somma messa a disposizione è piuttosto esigua. Confidiamo tuttavia nella possibilità di riuscire a recuperare ulteriori risorse per il prossimo futuro. Si tratta infatti di una misura importante e da non sottovalutare”.
Come si ricorderà, già in tempi non sospetti, la Uila aveva messo in evidenza che per strappare dalle grinfie dei caporali migliaia di braccianti era assolutamente necessario occuparsi legalmente della gestione del trasporto dei lavoratori agricoli.