Trasferimento sacerdoti: la Diocesi di Oria costretta alle vie legali per diffamazione

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La Diocesi di Oria interviene per fare chiarezza sulle affermazioni pubblicate da stampa, televisioni e siti web in merito alla vicenda che ha coinvolto due sacerdoti

dell’Ordine dei Servi di Maria della Parrocchia “S. Michele Arcangelo” di Manduria

I due religiosi, rev. p. Gabriele Meccariello e rev. p. Leonardo Dimagli, nei giorni scorsi sono stati protagonisti di un’assurda campagna mediatica montata su un presunto episodio di razzismo che avrebbe poi determinato il loro trasferimento ad altra destinazione per disposizione del Vescovo di Oria.

S.E. Mons. Vincenzo Pisanello ha diffuso una nota – afferma – nel solo ed unico intento di rendere informati della verità dei fatti i fedeli della comunità cristiana di Manduria, confusi dalla diverse versioni raccontate nelle trasmissioni televisive e sui social network.

“I due sacerdoti in questione, – scrive la Diocesi – essendo religiosi, dipendono canonicamente dal loro Superiore, il Priore provinciale, il quale – secondo un preciso organigramma della Provincia dell’Ordine – stabilisce la comunità religiosa in cui un frate dovrà svolgere la propria missione. Tale organigramma della Provincia religiosa deve avere l’approvazione del Consiglio provinciale religioso.

Il trasferimento di p. Gabriele e di p. Leonardo era già stato deciso dalla Provincia religiosa diversi mesi addietro, dopo numerose consultazioni informali degli stessi frati. Ne sono prova i decreti del Priore provinciale dei Servi di Maria che stabiliscono la destinazione dei due frati (Prot. 154/2018 e Prot. 155/2018), nei quali si dice che i due frati erano già stati canonicamente consultati durante il Consiglio provinciale del 6 febbraio 2018.

La guida della parrocchia di San Michele Arcangelo in Manduria, giusta convenzione della Diocesi di Oria con la Provincia religiosa dei Servi di Maria, è stata affidata per tanti anni a un parroco scelto tra i frati dell’Ordine dei Servi di Maria e indicato dal Priore provinciale al Vescovo diocesano.

Poiché la Provincia religiosa dei Servi di Maria non era nella momentanea condizione di incaricare un frate cui affidare il servizio di parroco, il Vescovo di Oria, per garantire l’azione pastorale della Parrocchia e la Legale Rappresentanza della stessa, in data 9 ottobre 2017 ha nominato nel frattempo Amministratore parrocchiale il rev. don Dario De Stefano, già da tempo Vicario foraneo di Manduria. Tale nomina si rendeva necessaria non per interessi economici, come è stato da più parti sostenuto, ma per garantire la cura pastorale dei fedeli e la Legale Rappresentanza della Parrocchia, almeno finché non fossero giunte ulteriori indicazioni da parte della suddetta Provincia.

Da tutto quanto sopra indicato, si chiarisce in modo definitivo che i due frati sono stati trasferiti ad altre sedi dal Priore provinciale, come già da tempo stabilito e comunicato agli interessati.

È inoltre necessario chiarire che la proprietà degli immobili in uso alla parrocchia di San Michele Arcangelo in Manduria è – e rimane – nella disponibilità della Provincia dei Servi di Maria e che nessun trasferimento di beni è mai stato ipotizzato nei vari incontri dei due Ordinari, il Priore provinciale e il Vescovo di Oria.

In riferimento alle interviste mandate in onda dal servizio giornalistico televisivo di “TG NORBA 24″, si precisa che la Diocesi di Oria ha deciso di adire le vie legali quale conseguenza di diverse dichiarazioni diffamatorie rilasciate, al fine di tutelare la propria dignità istituzionale e quella personale del proprio Vescovo nonché per custodire la serenità della locale comunità cristiana”.