Torricella: Presentato il REI Reddito di Inclusione Sociale

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Si è parlato del “REI Reddito di Inclusione Sociale”, la nuova
misura di contrasto alla povertà nel corso di un incontro che si è tenuto ieri nella sala anziani del Castello Muscettola di Torricella. Erano presenti l’Assessore Regionale Sebastiano Leo, il consigliere regionale Giuseppe Turco, i sindaci di Sava Avv. Dario Iaia ed Avetrana Antonio Minò, il responsabile dell’Ambito Territoriale 7 dott. Raffaele Salamino nonchè il sindaco di Torricella Michele Schifone e il delegato ai servizi sociali del comune di Torricella Paride Lomartire.
I dettagli del Rei Reddito di Inclusione Sociale, introdotto dal decreto legislativo n. 147 del 15 settembre 2017, sono stati definiti il 22 novembre 2017 nella circolare Inps n. 172.
Il Rei che non va confuso con il Reddito di Cittadinanza, andrà a sostituire il Sostegno all’inclusione attiva e l’assegno di disoccupazione Asdi. E diventerà così lo strumento unico nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale. Il Rei è infatti una forma di sussidio non universale, rivolto cioè solo a chi si trova in situazioni di particolare difficoltà, e soggetto alla prova dei mezzi.
In vigore già dal 1° gennaio 2018, il REI sarà composto di due parti: un assegno mensile, che avrà un importo variabile secondo le dimensioni del nucleo familiare e altre variabili; e un progetto personalizzato di reinserimento sociale e lavorativo.
Potranno accedere al Rei le famiglie con valore ISEE non superiore ai 6 mila euro, indicatore ISRE non superiore ai 3 mila euro, patrimonio immobiliare, esclusa la prima casa, non superiore ai 20 mila euro. E un patrimonio mobiliare non superiore a 10 mila euro. Per il patrimonio immobiliare la soglia si riduce a 6 mila euro per i nuclei familiari composti da una persona e a 8 mila euro per i nuclei composti da due persone.
Nella erogazione del reddito di inclusione sociale verrà data la precedenza alle famiglie con figli minorenni o disabili, donne in gravidanza e disoccupati con età superiore ai 55 anni.
Il sussidio sarà caricato sulla Carta Rei, che sostituirà la Carta Acquisti. Metà dell’assegno potrà essere prelevato in forma di contante, e l’altra metà speso in negozi convenzionati.
Sarà compatibile con alcune tipologie di situazione lavorativa. Ma non con altri sussidi per la disoccupazione, come ad esempio il Naspi, eventualmente goduti da altri membri del nucleo familiare.

Secondo le stime del ministero, il Reddito di inclusione sociale potrà raggiungere 500mila famiglie. E cioè circa 1,8 milioni di persone di cui 700 mila sono minori.

Alla definizione del nuovo strumento di integrazione del reddito per le fasce più deboli ha contribuito anche l’alleanza contro la povertà, con cui il Governo aveva nei mesi scorsi firmato un apposito memorandum.
L’alleanza contro la povertà è una rete di associazioni e sindacati nata nel 2013 che ha lo scopo di contribuire alla definizione di adeguate politiche pubbliche contro la povertà assoluta in Italia.