Torricella: arrestato 25 enne per tentata rapina ai danni anziani e della badante

Condividi

E’ stato arrestato dai Carabinieri delle Stazioni di Torricella e di Sava il presunto responsabile, in concorso, della tentata rapina aggravata a casa di due anziani e del tentato omicidio
aggravato della loro badante.
Si tratta del pregiudicato savese Mario Bisci 25enne sorvegliato speciale di P.S accusato tra l’altro anche di simulazione di reato e violazione degli obblighi della sorveglianza speciale.
A conclusione di approfondite indagini i militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Taranto, dr. Pompeo CARRIERE, su richiesta del Pm Mariano BUCCOLIERO. I fatti contestati si riferiscono a quanto acceduto a Torricella lo scorso 8 agosto quando due individui travisati da passamontagna e con guanti indossati per non lasciare impronte, penetrarono all’interno dell’abitazione di due anziani coniugi allo scopo di mettere a segno una rapina, subito dopo che l’uomo era uscito di casa. Ma i due, uno dei quali armato di coltello, non avevano fatto i conti con la badante rumena 50 enne che coraggiosamente non esitò a difendere i due anziani. Dalla reazione della donna scaturì una colluttazione, al termine della quale la donna, colpita anche dallo spruzzo di uno spray urticante, fu legata e ed imbavagliata. A quel punto, mentre uno dei malviventi la controllava, l’altro frugava in casa per cercare danaro o oggetti di valore, non riuscendo però a trovare nulla.. I due, quindi, con l’amaro in bocca tentarono di dileguarsi, ma nel frattempo però la badante che si era liberata, riuscì a chiedere aiuto e per questo nuovamente aggredita dai due che cercavano di zittirla. Uno dei due tentò quasi di soffocarla stringendole energicamente la gola, sino a quando attirati dalle urla della romena arrivarono sul posto i vicini. Sono stati proprio questi ultimi a indirizzare i Carabinieri sulle tracce dei malviventi indicando loro la targa dell’autovettura a bordo della quale i malfattori erano fuggiti.
E’ così che gli inquirenti hanno subito rivolto le proprie attenzioni sul BISCI, figlio dell’intestataria del veicolo, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti.
Consapevole del fatto di aver lasciato troppe tracce e che l’autovettura era stata notata, il 25 enne pur di scagiornarsi e costruirsi un alibi, si è recato subito presso la Stazione Carabinieri di Sava, denunciando di aver subito un furto nella propria abitazione, mentre un suo parente, poco dopo, denunciava il furto dell’auto di famiglia, proprio quella vettura che era stata vista a Torricella in prossimità dell’abitazione delle vittime.
In realtà entrambi i furti non si erano mai verificati, come dimostrato dalle seguenti indagini e dal sopralluogo dei militari nell’abitazione indicata: nessuna finestra era stata forzata e non vi erano tracce dei presunti ladri che, secondo quanto sostenuto dall’uomo, si erano impossessati anche di alcuni coltelli, circostanza questa che però coincideva con il ritrovamento di un coltello e del nastro isolante all’interno dell’abitazione dei due anziani.
A tradire inoltre Bisci anche ulteriori inequivocabili riscontri. Grazie al sistema di localizzazione GPS di cui era dotata l’autovettura che il giovane voleva far figurare rubata, gli inquirenti hanno ricostruito i movimenti della stessa. I dati informatici della localizzazione, messi a sistema con un’attenta disamina dei filmati di videosorveglianza, acquisiti da abitazioni, uffici ed esercizi commerciali, che documentavano i passaggi dell’autovettura in uso ai malfattori, permettevano di vanificare il tentativo di costituirsi un alibi messo in opera dal 25enne, consentendo di delineare un incisivo quadro indiziario a suo carico e permettendo di collocare proprio davanti all’abitazione degli anziani l’autovettura all’ora del reato.
E’ così per il 25 enne è scattato l’arresto. Sono tutt’ora in corso indagini dirette ad individuare il secondo complice, mentre il parente dell’arrestato è stato denunciato in stato di libertà per favoreggiamento e simulazione di reato.

bisci-mario