Torre Guaceto. La stagione dell’amore inizia in anticipo: scoperto primo nido di fratino
A Torre Guaceto la natura ha anticipato i tempi: è stato scoperto il primo nido di fratino del 2025, una delle prime nidificazioni in Italia per questa specie a rischio di estinzione. Un evento straordinario, avvenuto con circa due settimane di anticipo rispetto agli anni precedenti, che sottolinea l’importanza della tutela dell’area protetta.
La coppia di fratini che ha dato il via alla stagione riproduttiva potrebbe essere la stessa che due anni fa aveva scelto lo stesso punto per la nidificazione. Questa fedeltà al sito è una conferma della validità delle norme di conservazione stabilite dal Regolamento di Torre Guaceto e dell’efficacia della gestione della riserva.
Negli anni passati, le prime deposizioni erano state registrate non prima della metà di aprile, ma le condizioni climatiche particolarmente miti dell’ultima settimana, con temperature in rialzo e fioriture anticipate, hanno favorito questo anticipo. Secondo gli esperti, ulteriori ritrovamenti potrebbero avvenire a breve.
A scoprire il primo nido è stata Angela Argentieri, volontaria del gruppo “Io sono Torre Guaceto” e collaboratrice del Consorzio per il monitoraggio della specie. Già un mese fa, Argentieri aveva avvistato una coppia di fratini in perlustrazione in un’altra area della riserva, una zona destinata a entrare a far parte del perimetro protetto non appena il Ministero dell’Ambiente approverà l’ampliamento dell’Area Marina Protetta. Proprio qui, la scorsa estate, ha nidificato una tartaruga marina.
“Il valore dell’apporto che i volontari danno quotidianamente alla nostra azione è inestimabile. – ha dichiarato Rocky Malatesta, presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto – Grazie a loro, il nostro lavoro diventa molto più capillare. I pochi divieti presenti esistono per proteggere animali e habitat: cerchiamo tutti di essere all’altezza della bellezza di Torre Guaceto, rispettandola”.
La nascita dei piccoli non è scontata: il ritorno di temperature più basse e delle piogge potrebbe mettere a rischio la schiusa delle uova. I genitori dovranno alternarsi nella cova per proteggerle dal freddo e dall’umidità. Se riusciranno nell’impresa, potrebbero addirittura decidere di deporre una seconda covata, un fenomeno raro per questa specie.
La sopravvivenza dei fratini dipende anche dal comportamento dei visitatori della riserva. Il divieto di accesso ai cani è essenziale per evitare che la sola presenza di un predatore potenziale induca i genitori ad abbandonare il nido. Oltre all’impegno del Consorzio, che garantisce la pulizia manuale degli otto chilometri di costa per non danneggiare i nidi, è fondamentale la collaborazione di tutti per proteggere questa specie in pericolo.
Con piccoli gesti, come rispettare le regole della riserva, si può contribuire concretamente alla conservazione di un patrimonio naturale prezioso. A Torre Guaceto la stagione dell’amore è iniziata in anticipo, ma la sua riuscita dipenderà dall’impegno collettivo di chi ama e rispetta la natura.
