Taranto, una storia di buona sanità: “Grazie per averci restituito la speranza”
In un periodo in cui la sanità pubblica è spesso al centro di critiche e difficoltà, una famiglia tarantina ha deciso di raccontare una storia diversa, fatta di professionalità, umanità e speranza.
Attraverso una lettera aperta inviata all’ASL di Taranto e alla stampa, la famiglia ha voluto ringraziare pubblicamente il dott. Maurizio Cervellera e l’intero reparto di Chirurgia dell’Ospedale SS. Annunziata per le cure ricevute e, soprattutto, per l’attenzione e l’empatia dimostrate in un momento di grande difficoltà.
La storia inizia con una diagnosi terribile e un lungo percorso tra consulti e terapie, ma trova un punto di svolta nell’incontro con il dott. Cervellera e la sua équipe. Con dedizione e competenza, il primario ha saputo offrire non solo cure mediche d’eccellenza, ma anche il sostegno umano necessario per affrontare un calvario così difficile.
“Oggi la nostra famiglia è qui per raccontare e ringraziare”, scrivono i familiari, sottolineando come l’esperienza vissuta sia un segnale di speranza per chi si trova ad affrontare malattie gravi nella propria città. Un racconto che sfida i luoghi comuni sulla sanità del Sud e testimonia l’importanza di un sistema sanitario che, oltre a curare, si prende davvero cura dei pazienti.
Riportiamo per intera la lettera inviata al direttore generale della ASL di Taranto, dott. Vito Gregorio Colacicco, e al dott. Maurizio Cervellera del Reparto di Chirurgia dell’Ospedale SS. Annunziata:
