Taranto. Tragedia sul lavoro alla vigilia del 1° Maggio: le reazioni dei sindacati

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Una nuova tragedia scuote il mondo del lavoro tutto. 

Natalino Albano, 48 anni, dipendente di Peyrani Sud, ditta che si occupa dello stoccaggio e trasbordo di merci presente nei porti di Taranto e Brindisi, è morto ieri a Taranto in un tragico incidente nel pomeriggio di ieri 29 Aprile 2021 nel porto di Taranto, IV sporgente, durante la manovra di trasporto di Pale eoliche ( stando alle prime ricostruzioni). L’uomo nel tentativo di non perdere l’equilibrio e rovinosamente caduto sulla banchina.
 
Immediata la reazione dei sindacati che hanno espresso vicinanza alla famiglia dell’operaio morto nell’incidente avvenuto proprio dopo la giornata mondiale sulla sicurezza, celebrata il 28 aprile, e alla vigilia del 1° Maggio.
 
«Non si può continuare a morire di lavoro. È assurdo» hanno detto Roberto Benaglia  segretario generale nazionale Fim Cisl  e Valerio D’Alò segretario nazionale Fim Cisl
 
«Come sindacato – aggiungono Benaglia e D’Alò – sentiamo il dovere di reagire,
indignarci, sollecitare risposte. Dobbiamo volere condizioni di lavoro più rispettose
dei bisogni e della dignità di tutti. Di fronte a questa tragedia, in questo momento
triste per il mondo del lavoro, ci stringiamo accanto al dolore dei congiunti del
povero Natalino. Dal punto di vista della civiltà del lavoro va fatto ancora molto. Non
basta cogliere le richieste dei delegati alla sicurezza, bisogna cambiare
l’orientamento politico generale sul lavoro spesso penalizzato».
 
Per la Fim Cisl il lavoro rimane il principio fondamentale su cui si fonda la nostra
Repubblica.
«La sicurezza e la tutela della salute nei luoghi di lavoro sono la condizione
essenziale in una società civile e sviluppata.
Di fronte all’aumento degli incidenti mortali sul lavoro che quotidianamente portano tragedie e lutti nelle famiglie italiane non si può parlare di fatalità. Come da tempo ribadiamo, occorre investire in modo serio sulla sicurezza.
È assolutamente importante accertare come mai non siano state garantite tutte le procedure di sicurezza che in questo ambito lavorativo va assolutamente previsto».
 
«I nostri obiettivi per un lavoro sicuro, con questi tragici eventi continuino ad essere
contraddetti da una realtà di lavoro non curato e tutto ciò – concludono Benaglia e
D’Alò – come sindacato ci rattrista ancor più lasciandoci sbigottiti».
 
Anche le segreterie Filt Cgil Puglia e Filt Cgil Taranto esprimono profonda solidarietà e cordoglio ai familiari e colleghi e chiedono che vengano messe in campo tutte le condizioni per garantire ed aumentare la sicurezza nell’area portuale e che venga fatta chiarezza rispetto alla causa che ha prodotto l’incidente.
 
“Come Sindacato – dichiarano i Segretari Generali Giuseppe Guagnano Filt Cgil Puglia e Francesco Zotti Filt Cgil Taranto – continueremo con ancor più convinzione nell’impegno quotidiano perché fatti come questo non accadano più”.
 
I sindacati di categoria Trasporti CGIL CISL e UIl hanno proclamato uno sciopero di 24 ore al porto di Taranto, dalle ore 24:00 del 30 Aprile 2021.