Taranto: sequestro nei confronti di 4 Consiglieri Comunali e 3 datori di lavoro accusati di truffa aggravata

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Hanno di fatto, in alcuni casi, simulato del tutto l’esistenza di un contratto di lavoro dipendente e, in altri casi, modificato artatamente in senso migliorativo l’inquadramento contrattuale, al fine di ottenere, per le loro assenze dal lavoro, giustificate dalla partecipazione alle sedute del Consiglio comunale di Taranto, rimborsi del tutto indebiti o quantomeno maggiorati.

Nei confronti di 4 consiglieri comunali, accusati di truffa aggravata compiuta in unione e con il concorso con i titolari di imprese, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Taranto hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili, per oltre 255 mila euro.

Gli accertamenti hanno riguardato i rimborsi previsti dagli articoli 79 e 80 del decreto legislativo n. 267/2000, in base ai quali le assenze di un lavoratore dipendente per l’esercizio delle funzioni di componente di un Consiglio comunale, sono retribuite a cura del suo datore di lavoro, il quale, su specifica richiesta documentata, viene successivamente rimborsato da parte dell’Ente civico.

Tali illeciti comportamenti hanno indotto in errore il Comune di Taranto, il quale ha ratificato, per il periodo 2017/2019, rimborsi non dovuti per circa 255 mila euro. I 4 consiglieri comunali e i rispettivi datori di lavoro sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per truffa aggravata ai danni dell’Ente pubblico con richiesta di sequestro del profitto di reato pari a complessivi 255 mila Euro circa.

In data odierna è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo diretto e per equivalente, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Taranto – Dott.ssa Rita Romano – su richiesta della Procura della Repubblica di Taranto – Dott.ssa Maria Grazia Anastasia-, di disponibilità finanziarie, beni mobili, immobili, per un valore complessivo di 255 mila euro, nei confronti dei 4 consiglieri del Comune di Taranto Floriana De Gennaro (opposizione), ed Emidio Albani, Piero Bitetti e Carmen Casula (della maggioranza) e dei titolari di imprese (nei confronti dei quali sono stati eseguiti altri sequestri).