Taranto: sequestrato caseificio abusivo e canile illegale

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Aveva trasformato un’antica masseria in un laboratorio caseario abusivo ed un canile illegale. E’ accaduto a Taranto. La scoperta è dei Carabinieri della Compagnia di Taranto, con il supporto dei colleghi del locale N.A.S. e del Gruppo Carabinieri Forestale del capoluogo ionico.
Si tratta di una masseria dell’agro tarantino assai vicina all’abitato, oggetto di un andirivieni di auto, apparentemente inspiegabile per un luogo diroccato e disabitato. Invece dai controlli eseguiti è stato accertato che la struttura era divenuta la residenza di un individuo che aveva adibito la masseria ad usi produttivi non autorizzati. Infatti l’ispezione del casolare, alimentato tra l’altro da energia elettrica ed acqua corrente, ha consentito di rilevare un laboratorio caseario abusivo, un allevamento di animali in condizioni igienico sanitarie non conformi, nonché un canile abusivo in cui stazionavano cani, costretti a vivere in pochi metri.

Il locale adibito a caseificio, si presentava fatiscente ed in pessime condizioni igienico-sanitarie, con escrementi e spazzatura sul pavimento, pareti cosparse di muffe, ampie porzioni di muro con distacco di intonaci. Rinvenuti ancora giocattoli, libri scolastici e prodotti per il bagno, tanto da far presumere che il locale fosse utilizzato come abitazione o dormitorio di fortuna. La conferma che in quel locale si producevano formaggi è giunta dalla presenza di contenitori con siero, pentole sporche di latte, nonché 60 forme di formaggio e ricotta disposte su scaffali per la stagionatura. Alcuni contenitori con all’interno prodotto caseario, sono stati rinvenuti addirittura nel bagno.

I militari della Compagnia di Taranto insieme al NAS hanno quindi posto sotto sequestro penale sia i formaggi che i contenitori di varia capacità di siero del latte in cattivo stato di conservazione, con contestuale provvedimento di sospensione dell’attività di “caseificio abusivo”.
In un’altra stanza della masseria erano stati sistemati animale da cortile tra cui oche, capre, maiali, pecore ed un cavallo, visibilmente trascurato ed emaciato il tutto si presentava in condizioni igienicamente precarie ed era privo di contenitori per il cibo e l’acqua per nutrire i poveri animali, appurando inoltre che gli stessi vivevano in condizioni non consone, come accertato dai veterinari della ASL. Anche gli animali, un cavallo, sei suini adulti privi di contrassegno di identificazione, nove lattonzoli, una capra tibetana, un agnello e due cani sono stati sottoposti a sequestro penale e, quelli privi di contrassegno di identificazione, saranno a breve sottoposti ad esami di laboratorio, per accertarne eventuali malattie infettive.
Presenti nel casolare diversi cani 4 adulti meticci e sette cuccioli, tutti risultati privi di microchip, costretti a vivere in pochi metri senza la possibilità di alimentarsi e visibilmente sporchi. I Carabinieri Forestali di Taranto, opportunamente interessati hanno quindi provveduto, con l’ausilio del servizio veterinario della ASL, a recuperarli per trasportarli provvisoriamente in una struttura convenzionata.
Il 39enne tarantino ritenuto responsabile dei luoghi (dove sporadicamente viveva con la sua famiglia) con piccoli precedenti di polizia, è stato denunciato in stato di libertà e dovrà rispondere dei reati di maltrattamento di animali ed illecita produzione e detenzione prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione.
L’indagine prosegue per verificare i commercianti o i privati che si approvvigionavano dalla fattoria abusiva.