Taranto piange Max. Il cane di quartiere è salito sul ponte arcobaleno. E cresce desidero di ricordarlo…

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Max, il cane di quartiere che è entrato nei cuori di tutti i tarantini, non ce l’ha fatta. Questa mattina è salito sul ponte arcobaleno. Chiunque viva a Taranto conosce la storia di questo straordinario cagnolone, che negli ultimi anni è diventato una vera e propria mascotte della città. Da Porta Napoli a Lido Taranto, la sua presenza era immancabile in ogni processione o manifestazione. Max era il cane di tutti.
Dopo aver presentato sintomi di astenia e inappetenza, i volontari dell’OIPA lo avevano ricoverato in una clinica veterinaria a Locorotondo dove non è mai mancata la loro presenza e neanche l’affetto e l’amore per lui. Le condizioni di salute di Max erano monitorate e solo sei mesi fa le sue analisi erano perfette poi inaspettatamente la diagnosi di una grave insufficienza renale e anche epatica condizioni che avevano richiesto cure intensive fino alla notizia della sua scomparsa.
Simbolo per tutti gli animali di nessuno, ma anche causa di discussione, perché ovunque ci sono anche persone insensibili.
Ma cresce la proposta di ricordare Max attraverso una targa o meglio una piccola statua in suo onore sul lungomare di Taranto o nei luoghi dove era più presente.
Una statua che sia un dolce ricordo ma anche un monito per il rispetto e l’accoglienza verso gli animali, che per strada patiscono freddo e malattie e sono in costante pericolo.