TARANTO: OPERAZIONE CONGIUNTA GUARDIA DI FINANZA – S.I.A.E. A CONTRASTO DELL’ILLECITA RIPRODUZIONE DI OPERE LETTERARIE. DUE PERSONE SONO STATE DENUNCIATE ALL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA

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26.04.2013 - pirateria reprograficaCopisterie sotto la lente d’ingrandimento dei militari della Guardia di finanza di Taranto che con la collaborazione del personale della Siae di Bari hanno eseguito diversi controlli presso esercizi commerciali adiacenti le sedi universitarie tarantine nell’ambito delle attività istituzionali per accertare la riproduzione abusiva di testi universitari riguardanti discipline varie quali medicina, letteratura, economia e diritto.
I militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Taranto al termine di due accessi eseguiti presso due centri operanti nel capolugo jonico hanno sequestrato 86 opere letterarie, quali copie in cartaceo e nr. 471 file in formato pdf, riprodotti integralmente per uso non personale e con finalità di lucro, insieme ad altro materiale informatico utilizzato per l’illecita attività.
Ai titolari delle copisterie sono state contestate le violazioni penali relative agli articoli di legge sulla protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio, che prevedono sanzioni quali la multa e la reclusione oltre a pene accessorie, compresa la sospensione dell’attività commerciale fino ad un anno.
Le attività di contrasto attuate in sinergia tra la Guardia di Finanza e la siae hanno riguardato l’intera filiera illegale del “libro”, dalla disponibilità di un magazzino virtuale, costantemente aggiornato attraverso la digitalizzazione abusiva di testi universitari, alla produzione di copie “pirata” dei testi sulla scorta delle richieste degli studenti.
Il fenomeno della pirateria reprografica genera dannosi effetti sull’economia sana e sul mercato regolare, implementando l’evasione tributaria e contributiva.
I titolari dei punti di riproduzione di opere librarie – si ricorda in una nota della Guardia di finanza – possono regolarizzare le proprie posizioni presso i competenti uffici periferici della Siae, provvedendo alla sottoscrizione della prevista presa d’atto ed al contestuale pagamento dei diritti d’autore. Va pure ricordato che, la fotocopiatura di opere protette oltre il limite del 15% di ciascun volume o la fotocopiatura integrale del volume stesso costituisce, indipendentemente dalla corresponsione del compenso forfettario previsto, violazione penale della legge sul diritto d’autore.