Taranto: operazione antidroga “Serafico”, 13 arresti. Nomi e foto

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Tredici persone sono state arrestate questa mattina all’alba nell’ambito dell’operazione denominata “Serafico” condotta dagli Agenti della Squadra Mobile di Taranto. L’accusa è per tutti di associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Il sodalizio criminale aveva organizzato in Vico Serafico, all’interno della Città Vecchia, una vera è propria centrale di spaccio di droga (da qui il nome dell’operazione). Quattro delle 13 persone arrestate erano a capo dell’organizzazione, nella quale ognuno dei componenti aveva uno specifico compito: dal trasportatore di sostanza stupefacente, al “palo” , allo spacciatore fino a chi contabilizzava il denaro ricavato dall’illecita attività. I particolari dell’operazione sono stati illustrati dal Dirigente della Squadra Mobile Dr. PITTITO alla presenza del Questore di Taranto Dott. Mangini.
I provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti dagli agenti della Squadra Mobile, in collaborazione con gli equipaggi dei reparti prevenzione crimine di Bari e di Lecce e delle unità cinofile di Bari. In manette Giacomo CASTIGLIONE, 31 anni; Donato LIUZZI 25 anni; Salvatore D’ANDRIA 24 anni, Roberto SCARCIA 24 anni, Luciano NUCCIO 19 anni, Francesco NUCCIO 18 anni; Alessandra SIMONETTI 26 anni, Giuseppe NUCCIO, 20 anni, Barbara SPERTI, 35 anni; Vittorio COLONNA, 30 anni, Gaetano CASTIGLIONE, 32 anni, Michelina Seprano, 51 anni; Silvana SALE, 24 anni.

Partita lo scorso mese di maggio, l’attività di indagine ha consentito di acclarare la gestione, da parte della famiglia tarantina “ CASTIGLIONE/SEPRANO “, di una intensa attività di spaccio di cocaina ed hashish nel quartiere della città vecchia, ed in particolare in vicolo Serafico, dove la stessa dimorava.

L’attività investigativa si è fondata esclusivamente su una numerosissima serie di servizi di osservazione, documentati attraverso filmati, con riscontri in particolare sugli acquirenti dello stupefacente ed alcuni sequestri di droga che l’organizzazione nascondeva in punti prestabiliti quali anfratti di muri, cespugli di erba e bidoni dell’immondizia. Documentate oltre un centinaio di cessioni di stupefacente al giorno, a conferma del notevole giro d’affari del gruppo criminoso.
Al vertice dell’organizzazione c’era Giacomo CASTIGLIONE a cui i vari aderenti consegnavano il denaro provento dello spaccio (particolare al centro di numerose immagini); ma non importante era il ruolo della madre di CASTIGLIONE, Michelina SEPRANO dedita tanto al conteggio del denaro provento dello spaccio, quanto alla cessione diretta dello stupefacente.
Particolarmente attivo si è dimostrato anche il fratello di Giacomo CASTIGLIONE, Gaetano impegnato in una intensa attività di spaccio.
Nel gruppo avevano un ruolo di rilievo anche le altre tre donne arrestate: la moglie di Giacomo CASTIGLIONE, Alessandra SIMONETTI, la compagna di Gaetano CASTIGLIONE, Silvana SALE e la compagna del fratello defunto di Michelina SEPRANO, Barbara SPERTI. In particolare la SEPRANO e la SPERTI si attivavano nella cessione dello stupefacente nelle ore della mattina, quando gli uomini dormivano o erano fuori casa.
Uno degli appartenenti all’organizzazione Luciano NUCCIO sebbene si trovasse agli arresti domiciliari, era freneticamente coinvolto nell’attività di spaccio. Nel corso dell’operazione, grazie all’ausilio delle unità cinofile, sono stati recuperati circa 2,5 Kg. di hashish divisi in panetti.
La sostanza stupefacente era nascosta all’interno di uno stabile diroccato sotto un cumulo di materiale di risulta.
Nell’abitazione di Michelina SEPRANO rinvenuti e posti sotto sequestro circa 8.000 euro in banconote di vario taglio, probabile provento dell’articolata attività di spaccio.

attività di spaccio