Taranto: Le proposte di Confcommercio sulla città Vecchia

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Il rilancio strategico della Città Vecchia di Taranto non può non partire dal ripristino delle normali funzioni di vivibilità del contesto urbano. Ciò è quanto Confcommercio Taranto ha ribadito nel recente incontro con l’assessore alla Città Vecchia, Cosima Lorusso, e i dirigenti del settore, convocato nell’ambito delle attività di ascolto dei portatori di interesse, organizzata dall’Assessorato.
Le proposte di Confcommercio sono state sintetizzate in un documento nel quale si pone, quale premessa del processo di riqualificazione, il ripristino dei servizi base: igiene e decoro degli ambiti urbani; illuminazione pubblica; sicurezza e legalità. Interventi necessari per ridare fiducia ai cittadini, ai probabili investitori privati.
Così come accaduto a Genova, città interessata negli anni Novanta e inizi Duemila ad un importante programma di investimenti per il recupero del centro storico, si ritiene che anche il processo di rilancio della città antica di Taranto non possa prescindere dalla ricerca di risorse destinate alla realizzazione delle infrastrutture primarie: impianti di fogna; ripristino della pavimentazione (recupero dei camminamenti originari); impianto di illuminazione stradale; messa in sicurezza degli immobili (pubblici e privati); riqualificazione degli ambiti urbani (piazzette, slarghi etc.).
E’ necessario inoltre, secondo Confcommercio, vincolare il processo di rilancio di Città Vecchia alla bonifica del Mar Piccolo, elemento naturale caratterizzante dell’Isola, e riappropriarsi delle funzioni e delle tradizionali attività legate al mare (la pesca, la mitilicoltura).
Sarebbe opportuno prevedere di impegnare risorse per il ripristino del waterfront dell’Isola sul Mar Piccolo, partendo dalla riqualificazione degli elementi architettonici verticali, sino al recupero delle piattaforme galleggianti a supporto delle attività di pesca (prevedendo il ripristino dei servizi a dotazione). La riqualificazione di queste aree, degli immobili e delle strutture a servizio di esse, potrebbe incentivare il ritorno e l’insediamento di nuove attività di vendita e degustazione di prodotti del mare, nei locali a piano terra degli immobili del fronte strada. L’affaccio costiero potrebbe inoltre essere turisticamente attrezzato con un punto di attracco delle imbarcazioni destinate alla pesca-turismo ed alle idrovie. Sarebbe altresì necessario prevedere la realizzazione di un’ area attrezzata di sbarco per le merci e per la vendita all’ingrosso.
L’insediamento di nuove attività del commercio e del turismo è inoltre legata all’ istituzione di agevolazioni che incentivino i nuovi investimenti e la riqualificazione di quelli già esistenti (zona franca urbana, sgravi sulle imposte comunali, canoni di fitto minimi per le imprese giovanili, ecc.)

confcommercio