Taranto: anche l’Amiu nella “macchina dell’accoglienza” dei migranti

Condividi

Anche l’Amiu sta contribuendo al funzionamento della “macchina dell’accoglienza”. Gli sbarchi continui di profughi provenienti dal Medio Oriente e dall’Africa, ormai una vera e propria emergenza umanitaria, richiedono interventi d’igiene e supporto nei luoghi che l’Unità di Crisi ha individuato come centri provvisori di accoglienza. La palestra Ricciardi, l’ex asilo Baby Club e l’ex mercato ortofrutticolo del rione Tamburi, quindi, saranno oggetto di numerose attività che l’azienda ha concordato con il Comune, nella persona del sindaco Ippazio Stefàno, e con il responsabile cittadino della Protezione Civile Michele Matichecchia. Fondamentale, nell’attività di supporto, sarà la fornitura di acqua nelle strutture che ospitano i profughi. L’azienda utilizzerà un numero di autobotti capace di soddisfare il fabbisogno giornaliero dell’Unità di Crisi.
L’Amiu garantirà, naturalmente, il servizio di raccolta dei rifiuti conferiti nei cassonetti già distribuiti nelle tre strutture: i mezzi passeranno per il ritiro cinque volte al giorno. Servizio che sarà fornito anche nel porto mercantile, in occasione di altri sbarchi, contestualmente alla pulizia dei piazzali e al ritiro e consegna di eventuali forniture.
Dal punto di vista igienico-sanitario, inoltre, l’Amiu ha manifestato la propria disponibilità ad intervenire anche nella pulizia delle aree esterne e dei locali interni delle strutture coinvolte nell’emergenza. Ove necessario, gli interventi saranno maggiormente incisivi con il ricorso a vere e proprie disinfestazioni, tenendo sempre presente la necessità di preservare la salute delle persone che frequenteranno le zone interessate. L’azienda, infine, si è resa disponibile per prestare attività di facchinaggio e rimozione di materiale ingombrante, in costante coordinamento con l’Unità di Crisi e gli organi sanitari competenti.

Sbarco immigrati a Taranto 2

Sbarco immigrati a Taranto 2