Taranto. Contro l’abbandono dei neonati nasce la “culla della vita”

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Nelle scorse settimane due casi di bambini abbandonati nei cassonetti dalle madri subito dopo il parto…

e si tratta solo della punta dell’ iceberg in cui spesso è solo la casualità che consente di ritrovare – e qualche volta salvare – il bambino abbandonato.
La legge italiana attualmente prevede il diritto alle donne di partorire in anonimato, di essere assistite in ospedale e di non essere perseguite se decidono di non riconoscere il figlio che, avendo il diritto ad avere una famiglia, viene dichiarato in stato di abbandono e si mettono quindi in atto le procedure per la sua adottabilità. Ma malgrado le garanzie offerte dalla legge si verificano numerosi casi di abbandono neonatale.
Pensata, proprio, per contrastare l’abbandono neonatale, l’aborto e l’infanticidio, sarà inaugurata domani 20 dicembre presso l’ospedale SS.Annunziata di Taranto, la “Culla della Vita”, una versione moderna e tecnologicamente avanzata della medievale “Ruota degli Esposti”.

Si tratta di un progetto ideato dal dottor Oronzo Forleo, primario della Struttura Complessa di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale del nosocomio tarantino, sostenuto economicamente da ABIO TARANTO ONLUS e Teleperformance e supportato dal Direttore Generale della ASL Taranto, Avv. Stefano Rossi.

La “culla per la vita” è una struttura in cui le madri, in assoluto anonimato, possono lasciare il loro bimbo con la certezza che, grazie a un sofisticato sistema di controllo, in breve tempo incontrerà persone e sanitari pronti a prendersene cura. La culla, infatti, dispone di sensori che, non appena rilevata la presenza del neonato, attivano un impianto di videosorveglianza collegato a distanza a più persone e, al contempo, i necessari dispositivi per il riscaldamento e l’areazione, indispensabili per il neonato. La finestra sarà sempre apribile dall’esterno, salvo quando venga deposto il bimbo; a quel punto, una volta richiusa, potrà essere riaperta solo da personale autorizzato.Sarà possibile anche lasciare dei messaggi, delle richieste di aiuto per poter portare avanti la gravidanza in assoluto anonimato

Alla cerimonia d’inaugurazione che si terrà alle 10,00 presso il Padiglione Vinci, prenderanno parte Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Filippo Santoro, il Presidente di ABIO TARANTO, Dott.ssa Deborah Cinquepalmi, Teleperformance, il Dott. Forleo, il Direttore Generale della ASL, Avv. Stefano Rossi e autorità civili e militari.
, una versione moderna e tecnologicamente avanzata della medievale “Ruota degli Esposti”.

Questa culla è una zattera per accogliere il più emarginato degli emarginati e il più indifeso degli indifesi: il neonato ex nascituro. Un giaciglio che sarà, per paradosso, un luogo di accoglienza anche per le madri. Lì potranno adagiare, seppur con infinto strazio, le proprie speranze e la culla sarà per loro di conforto perché certe che il loro piccolo sarà accolto con amore e che la coscienza in futuro non potrà rimproverarle per aver buttato il proprio figlio in un cassonetto lungo la via o in un angolo sterilizzato di una clinica abortiva. Un’ancora di salvezza per ormeggiarle alla vita e stornarle da propositi abortivi.

Si tratta di un progetto ideato dal dottor Oronzo Forleo, primario della Struttura Complessa di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale del nosocomio tarantino, sostenuto economicamente da ABIO TARANTO ONLUS e Teleperformance e supportato dal Direttore Generale della ASL Taranto, Avv. Stefano Rossi.

La “culla per la vita” è una struttura in cui le madri, in assoluto anonimato, possono lasciare il loro bimbo con la certezza che, grazie a un sofisticato sistema di controllo, in breve tempo incontrerà persone e sanitari pronti a prendersene cura. La culla, infatti, dispone di sensori che, non appena rilevata la presenza del neonato, attivano un impianto di videosorveglianza collegato a distanza a più persone e, al contempo, i necessari dispositivi per il riscaldamento e l’areazione, indispensabili per il neonato. La finestra sarà sempre apribile dall’esterno, salvo quando venga deposto il bimbo; a quel punto, una volta richiusa, potrà essere riaperta solo da personale autorizzato.Sarà possibile anche lasciare dei messaggi, delle richieste di aiuto per poter portare avanti la gravidanza in assoluto anonimato

Alla cerimonia d’inaugurazione che si terrà alle 10,00 presso il Padiglione Vinci, prenderanno parte Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Filippo Santoro, il Presidente di ABIO TARANTO, Dott.ssa Deborah Cinquepalmi, Teleperformance, il Dott. Forleo, il Direttore Generale della ASL, Avv. Stefano Rossi e autorità civili e militari.