Taranto: nuovo incidente mortale all’Ilva
Ancora una morte bianca. E’ l’ennesimo incidente sul lavoro all’Ilva di Taranto. Un operaio dell’appalto Angelo Iodice di 54 anni che lavorava per la “Global Service” è rimasto schiacciato da un carrello, nel reparto Acciaieria 1 mentre riparava i binari. Il tragico incidente è la conseguenza di quanto accaduto lo scorso 27 agosto: a tarda sera, in questo stesso reparto dell’Ilva deragliò un carro siluro provocando la fuoriuscita di circa 200 tonnellate di ghisa. Il rovesciamento della ghisa incandescente (1600-1800 gradi di temperatura) aveva quindi fatto fondere i binari e reso impraticabile la zona. La Global Service stava ora lavorando proprio al ripristino di questi binari. Ancora incerta la dinamica dei fatti. Indagano i carabinieri. Secondo una primissima ricostruzione, Angelo Iodice, originario della provincia di Caserta, è stato travolto nella tarda mattinata da un macchinario gommato con ruote in ferro, chiamato ‘Colmar’, che, utilizzato per lavori di manutenzione, era guidato da un altro operaio.
I sindacati di categoria Fim, Fiom e Uilm hanno indetto 24 ore di sciopero, a partire dalle 15 di oggi.
“Ora basta! – è il commento di Marco Bentivogli Segretario nazionale della Fim Cisl e Cosimo PANARELLI Segr.Gen. Fim Cisl Taranto. “Dopo una serie troppo frequente di rischiosi incidenti e dopo mesi in cui continuiamo a sollecitare l’azienda affinché si ristabilisca una più forte azione di prevenzione, la morte di un lavoratore è ancor più inaccettabile. Da mesi chiediamo il recupero di una gestione industriale dello stabilimento che recuperi i ritardi sulla manutenzione sulla sicurezza e sul funzionamento stesso dello stabilimento.”