Taranto. Controlli su inquinamento ambientale. Ispezionate 49 attività.

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Hanno interessato contemporaneamente in tutte le province pugliesi i controlli, disposti dal Comando Interregionale Carabinieri Ogaden di Napoli e finalizzati a contrastare i fenomeni criminali connessi all’inquinamento ambientale.Nelle ultime settimane, una Task Force, composta da 198 militari del Comando Provinciale Carabinieri di Taranto, del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità, con il coinvolgimento dell’ASL e dell’ARPA di Taranto hanno eseguito controlli volti a contrastare ogni forma di inquinamento da quello ambientale, quale l’abusivismo edilizio, l’abbandono dei rifiuti, lo scarico dei reflui nel suolo e nelle acque interne e costiere, a quello connesso al ciclo dei rifiuti con l’interessamento delle ditte che si occupano della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in genere, gli autodemolitori ma anche i centri di raccolta di materiale ferroso, intensificando anche i controlli su strada dei veicoli adibiti al loro trasporto.
Sono state identificate 1058 persone controllando 788 veicoli; sono state verificata 49 attività (2 centri di smaltimento di rifiuti, 1 autodemolitore, 1 centro di raccolta di materiale ferroso, 7 aziende agricole, 38 tra officine meccaniche, autolavaggi, stabilimenti balneari, alberghi, B&B ed attività per la ristorazione in genere) 23 delle quali trovate irregolari.
Tra queste un’officina meccanica di Carosino, un ristorante di Martina Franca un autolavaggio di Grottaglie sono risultati sprovvisti sprovvisti del previsto registro di carico e scarico dei rifiuti;
nei confronti di due società per lo smaltimento dei rifiuti, una con sede a Montemesola ed una a San Giorgio Jonico, è stato accertato il trasporto di rifiuti la cui documentazione riportava dati incompleti e inesatti.
Per tutti è scattata la segnalazione alla Provincia di Taranto per irrogazione della prevista sanzione amministrativa per un importo che potrà variare tra i 260 ed i 1.550 euro.