Taranto: Confindustria lancia un appello a sostenere il decreto 136 sull’Ilva

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E’ slittata a domani, 21 gennaio, causa i numerosi emendamenti, la discussione del decreto legge 136 sull’Ilva di Taranto. Un rinvio che dà l’opportunità a Confindustria Taranto di lanciare un ulteriore appello.
“Se da un lato il rinvio tiene ancora col fiato sospeso circa il via libera ad un provvedimento per noi – afferma l’Associazione degli industriali – di enorme importanza, dall’altro consente di intervenire per esprimere una breve riflessione che riteniamo doverosa in un momento così delicato ed allo stesso tempo fondamentale per il futuro del nostro territorio.”
“Il nostro punto di vista rispetto ai contenuti, agli obiettivi ed alle considerevoli novità contenute nel testo – proseguono gli industriali – è di piena convinzione, confortata dalla mole di misure che attengono sia gli aspetti di carattere scientifico (studi epidemiologici e screening sanitari), fortemente orientati alla salvaguardia ed alla tutela dell’ambiente e della salute, sia gli aspetti meramente finanziari riguardanti in primis il risanamento ambientale e l’attuazione dell’Aia.
Non occorre entrare nel merito delle singole misure del decreto per capire di fronte a quale svolta epocale si troverebbero la città di Taranto e il territorio jonico nella sua interezza nel momento in cui il provvedimento dovesse ottenere, come auspichiamo, il via libera.
Siamo di fronte ad un vero punto di svolta che non a caso vede impegnati attorno alla questione Ilva, in cui si incrociano implicazioni di varia natura (sociali, economiche, sanitarie, ambientali) dicasteri diversi e attenzioni molteplici e diversificate.” “Un interesse di notevoli proporzioni che, allontanando definitivamente tentazioni –purtroppo ricorrenti- di tipo disfattista e ostruzionista, dovrà meritare da parte nostra, compiuta una doverosa verifica rispetto ai contenuti, un’ampia condivisione ed un unanime consenso, che ci auguriamo – conclude la nota- possa giungere da tutti gli attori decisionali del territorio.”

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