Taranto. Chiusure e ridimensionamenti di imprese. Nel 2013 oltre 115 mila disoccupati

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TARANTO – La crisi economica nel 2013 ha travolto Taranto e le aziende e i lavoratori che operano sul territorio. Insieme alla delicata situazione dell’Ilva a preoccupare ci sono i segnali che arrivano da altre grandi imprese (come Cementir, Vestas, Marcegaglia) che per affrontare il difficile momento, hanno annunciato chiusure e ridimensionamenti che si ripercuotono inevitabilmente sui lavoratori.

Nella provincia jonica il tasso di disoccupazione ha raggiunto nell’anno appena trascorso il 29,8% (+ 1,1% rispetto allo scorso anno), mentre gli inoccupati sono il 15,43 % (15,75% nel 2012). La somma determina un livello del 45,29%, con un incremento rispetto al 2012, chiuso con il 44,55%.

E così i senza lavoro a novembre 2013 sono oltre 115.000: “un vero e proprio esercito” li hanno definiti i segretari di Cigl (Luigi D’Isabella), Cisl (Daniela Fumarola) e Uil (Giancarlo Turi) che nel corso di una conferenza stampa hanno analizzato lo stato generale dell’economia locale e delle vertenze in atto.

Sottolineato anche il dato provinciale relativo agli ammortizzatori sociali: “il totale delle ore di Cassa integrazione rilevate su base annua (novembre 2012-novembre 2013) è salato del 19,6% (da 791.888 a 947.353). Su base regionale la Puglia ha valori di crescita pari all’88,6%”.

“Per la tenuta dell’intero sistema socio-economico e produttivo, l’obiettivo primario da perseguire con immediatezza è – per i sindacati – il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali”.

In merito alla vicenda Ilva, Cigl, Cisl e Uil, hanno evidenziato come “il deflagrarsi della crisi del polo siderurgico ha trovato significative risposte da parte della politica” con provvedimenti in materia di bonifiche e applicazione dell’Aia. Restano tuttavia le preoccupazioni per “i ritardi accumulati per gli interventi in materia sanitaria” e “le difficoltà economiche in cui versa l’Ilva, che stanno rallentando l’avvio dell’applicazione dell’Aia”. A sostegno della realizzazione delle opere, per le organizzazioni sindacali, sono necessarie “apposite strategie finanziarie”.

Operai-Ilva