Taranto bimba gettata dal balcone: Il cugino di Nadia: “..sta reagendo continuiamo a pregare!”

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In attesa del consueto bollettino medico ufficiale della Asl di Taranto sulle condizioni di salute della piccola Nadia che il padre, domenica scorsa, ha lanciato dal balcone del terzo piano, ci sono notizie
diffuse su un blog tarantino da Francesco Pignatale, cugino della bimba che da un po’ di speranza anche se bisognerà sentire i medici se effettivamente e in che maniera la situazione si sta evolvendo rispetto alle condizioni stazionarie di coma profondo riscontrate ieri alle 19. Questo il suo messaggio integrale:
“Ciao ragazzi io sono cugino della bambina alla quale è successo una cosa inimmaginabile, e sto vivendo questa situazione dall’interno, perché siamo parenti stretti.
Fino ad adesso non mi sono voluto esprimere, perché è vero la bambina stava molto male, e leggevo che fosse morta, ma non è così, l’ultima notizia che mi è arrivata dalla madre della bimba alle 14:30 che la bambina sta avendo molti miglioramenti; La bambina ha mosso le gambe, la pressione si è stabilizzata nella norma, non ha più perdite di sangue, gli organi stanno funzionando tutti e ha iniziato ad urinare, volevo chiedervi scusa per il disturbo ma è questa la vera situazione attuale, come detto suo cugino e Vivo dall’Interno la nostra situazione, vi chiedo soltanto di continuare a pregare per migliorare ancora, vi ringrazio di cuore ❤️❤️❤️, vi tengo informati sulle sue condizioni, mi farò sentire al più presto.”

Ieri si è tenuta una fiaccolata ed un momento di preghiera che ha coinvolto numerosi tarantini soprattutto del quartiere Paolo VI

Intanto si terrà domani l’interrogatorio dinnanzi al gip Paola Incalza del 49enne di Taranto che domenica scorsa ha cercato di uccidere i suoi due figli accoltellando prima al collo il primogenito di 14 anni (guarirà in 15 giorni) e poi scaraventando dalla finestra al terzo piano dell’abitazione di sua madre la bimba di 6 anni, che continua a lottare tra la vita e la morte. L’uomo, con precedenti per lesioni e maltrattamenti in famiglia, è accusato di tentato omicidio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Dalle indagini stanno emergendo altri particolari sull’accaduto. Il 49enne, a differenza di quanto si era appreso inizialmente, non aveva perso la patria potestà. Un mese fa si era separato dalla convivente con cui aveva frequenti litigi, l’ultimo proprio domenica quando – secondo la testimonianza dei familiari – la donna gli avrebbe comunicato di aver iniziato un’altra relazione. I due figli vivevano con la nonna paterna.