Taranto: aveva truffato clienti, beni sequestrati ad una ex dipendente di banca

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Un decreto di sequestro preventivo di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie, per un ammontare complessivo di 458 mila euro, è stato eseguito dai militari della 2^ Compagnia di Taranto della Guardia di Finanza nei confronti di una ex dipendente di un istituto bancario di Taranto

La donna era stata arrestata nel novembre del 2017 per i reati di furto aggravato ed indebito utilizzo di carte di credito o di pagamento. Grazie alle indagini eseguite dalle Fiamme Gialle tarantine era stato già accertato che la funzionaria, nella sua mansione di gestore di investimenti della clientela privata, si era appropriata indebitamente di ingenti somme di denaro.

Il modus operandi consisteva nella individuazione dei soggetti da truffare tra i clienti più anziani, con basso livello di istruzione, in precario stato di salute, soli, ovvero con congiunti lontani; in una fase successiva ne veniva poi carpita la fiducia.

La bancaria creava dunque un rapporto esclusivo e personale con i clienti prescelti, ottenendo dagli stessi la completa gestione del loro patrimonio finanziario, riuscendo così a farsi consegnare consistenti somme di denaro, talvolta anche in contanti, con la promessa di procedere ad investimenti in prodotti finanziari particolarmente vantaggiosi; inoltre, per infondere fiducia nei suoi investitori, liquidava periodicamente somme di denaro a titolo di interesse.

Il sequestro effettuato dai finanzieri tarantini testimonia, ancora una volta, il costante impegno profuso dalla Guardia di Finanza nell’aggredire sistematicamente e a tutto campo i patrimoni illeciti accumulati, anche, come nel caso odierno, a danno dei cittadini più indifesi e vulnerabili.

G UARDIA DI F INANZA C OMANDO P ROVINCIALE T ARANTO denaro, talvolta anche in contanti, con la promessa di procedere ad investimenti in prodotti finanziari particolarmente vantaggiosi; inoltre, per infondere fiducia nei suoi investitori, liquidava periodicamente somme di denaro a titolo di interesse. Il sequestro effettuato dai finanzieri tarantini testimonia, ancora una volta, il costante impegno profuso dalla Guardia di Finanza nell’aggredire sistematicamente e a tutto campo i patrimoni illeciti accumulati, anche, come nel caso odierno, a danno dei cittadini più indifesi e vulnerabili.