Statte. Bonificata auto carica di esplosivo forse destinato ad assalti bancomat. VIDEO

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Momenti di tensione ieri mattina a Statte, dove i Carabinieri della Compagnia di Massafra hanno rinvenuto un’autovettura contenente materiale esplosivo e potenzialmente pericoloso per la pubblica incolumità.

L’intervento è scattato nel centro abitato, quando i militari hanno individuato all’interno del mezzo alcuni ordigni artigianali. La situazione ha richiesto l’immediata attivazione degli artificieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Taranto, che hanno provveduto alla messa in sicurezza del veicolo e alla bonifica del materiale, operando secondo procedure tecniche consolidate e nel pieno rispetto delle misure di sicurezza.

Secondo quanto accertato, nell’auto erano presenti due ordigni esplosivi artigianali, le cosiddette “marmotte”, comunemente utilizzate per assalti a sportelli bancomat e considerate estremamente pericolose. Accanto a questi, circa sessanta candelotti confezionati, uno scatolo pieno di “tripodi” (strumenti utilizzati per bloccare le strade e ostacolare l’intervento delle forze dell’ordine), materiale per il travisamento come passamontagna, guanti e abiti anonimi, oltre a due estintori ( probabilmente destinati a neutralizzare eventuali conseguenze dell’esplosione) e due fumogeni, utili ad  agevolare la fuga o impedire di essere localizzati durante la ritirata.

Fondamentale anche il contributo dei militari della Sezione Investigazioni Scientifiche di Taranto, che hanno effettuato rilievi tecnici, verifiche dattiloscopiche e campionamenti biologici e materiali, già inviati al Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Roma per ulteriori analisi.

Per ragioni di sicurezza, l’area è stata immediatamente isolata, il traffico sospeso e alcune abitazioni vicine evacuate fino al completamento delle operazioni. Una volta rimossa ogni minaccia, la viabilità è stata ripristinata.

Sono in corso indagini approfondite per risalire all’identità di coloro che avevano il possesso del veicolo: al vaglio degli investigatori le immagini delle telecamere di sorveglianza e le testimonianze di persone presenti in zona.