Sparatoria al mercato: tre arresti. Nomi e foto

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Sono bastate poche ore ai Carabinieri per individuare ed arrestare i presunti autori del tentato omicidio avvenuto in mattinata al Mercato coperto del Rione Tamburi. Avevano preso di mira un cinquantunenne tarantino, raggiunto da un colpo di pistola alla spalla mentre si trovava all’interno della macelleria del fratello.
Con l’accusa di tentato omicidio in concorso e porto abusivo di armi, sono finiti in manette il 51 enne Gaetanino Passarelli, operaio con precedenti di polizia ed i suoi due figli, Maurizio e Raffaello, rispettivamente di 29 e 34 anni entrambi incensurati, tutti residenti a Taranto nello stesso quartiere Tamburi. Le immediate indagini avviate dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Taranto si sono orientate nei confronti dei tre, grazie alle dichiarazioni acquisite da testimoni presenti sul luogo del reato che davano una sommaria indicazione sulla dinamica dei fatti, successivamente supportata da altri accertamenti eseguiti dai militari della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo, e fornendo delle indicazioni per l’identikit degli autori. E così che si è chiuso il cerchio attorno all’episodio delittuoso. Raffaello Passarelli è stato rintracciato poco dopo l’evento presso l’Ospedale Moscati; il fratello Maurizio è stato invece individuato presso l’abitazione di parenti ove aveva trovato rifugio ed il padre dei due, Gaetanino, evidentemente al corrente dell’arresto dei due figli si è presentato spontaneamente presso il Comando Provinciale di Taranto accompagnato dal legale di fiducia.
Secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti, i tre, intorno alle 06.30, a volto scoperto, si sarebbero presentati dinanzi alla macelleria del mercato coperto a bordo di un’utilitaria. Scesi dalla vettura, Gaetanino Passarelli ed il figlio Raffaello si sarebbero avvicinati all’esercizio esplodendo con una pistola “a tamburo” verosimilmente cal. 38 alcuni colpi di arma da fuoco nei confronti del cinquantunenne, per poi risalire sulla vettura guidata dal figlio Maurizio a bordo della quale sono poi fuggiti. Dinnanzi all’esercizio commerciale i Carabinieri hanno rinvenuto i resti di quattro ogive; nel corso della mattinata, abbandonata nelle campagne del rione Tamburi, è stata ritrovata l’autovettura usata durante l’agguato opportunamente sequestrata per gli accertamenti tecnici.
Il movente del tentato omicidio sarebbe da ricondurre ad una serie di dissidi intercorsi tra i Passarelli e la vittima, già culminati nei decorsi giorni in reciproche e violenti aggressioni, mai denunciate: proprio questa mattina sarebbe avvenuto l’ultimo dei violenti litigi a seguito del quale Raffaello Passarelli si era fatto medicare presso l’Ospedale Moscati ove è stato rintracciato dai Carabinieri.
Maurizio, Gaetanino e Raffaello Passarelli, terminate le formalità di rito, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Taranto a disposizione del PM di turno dott.ssa Giorgia Villa, in attesa dell’udienza di convalida.
La vittima è ancora ricoverata presso l’Ospedale SS. Annunziata in prognosi riservata ove verrà sottoposto ad intervento chirurgico. Non sarebbe in pericolo di vita.