Sit in lavoratori Camera di Commercio contro riforma Renzi

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Il disegno di legge delega presentato dal Governo Renzi non è una riforma delle Camere di Commercio ma una vera e propria rottamazione. Dipendenti pubblici e privati della Camera di commercio di Taranto aderenti alle R.S.U. hanno deciso di attuare un sit in di protesta aderendo alla manifestazione nazionale #Pubblico6Tu che si pone l’obiettivo di informare il tessuto sociale e le imprese sugli effetti negativi della riforma proposta dal Governo.
“Il trasferimento del registro delle imprese dalla competenza tradizionale delle Camere di commercio al Ministero dello sviluppo economico prelude concrete inefficienze e comunque oneri aggiuntivi per l’erario, colpendo uno dei punti di eccellenza del rapporto tra imprese e pubblica amministrazione. Tale passaggio – secondo i sindacati – nasconde in realtà un’operazione di “privatizzazione” con costi aggiuntivi per le imprese e nessun beneficio. Le Camere di commercio sono una componente essenziale del sistema Paese e non possono subire una riforma che comprometterebbe la loro esistenza, impedendo di fatto l’espletamento di alcune funzioni essenziali come quelle di assistenza alla promozione commerciale ed all’export, nonché di sostegno al credito, e avrebbe pesantissimi riflessi sulla salvaguardia dei posti di lavoro.
Senza il supporto delle Camere di commercio il modello di sviluppo imperniato su piccole economie locali e micro specializzazioni rischia di amplificare gli effetti negativi della crisi economica e mettere in discussione quella parte del tessuto produttivo tarantino che con grandi difficoltà è riuscito a resistere. Si evidenzia soprattutto il fondamentale ruolo nel territorio della provincia jonica del sistema camerale tarantino che rappresenta un valore aggiunto per le imprese e per lo sviluppo del territorio.
I dipendenti del sistema camerale tarantino sono pronti al cambiamento ed a supportare un ulteriore miglioramento dell’attività amministrativa, già eccellente per efficienza ed innovazione, e ritengono profondamente sbagliato approvare modifiche legislative incomprensibili e volte in
definitiva allo smantellamento delle Camere di commercio.

CdC_Taranto