Simula un furto per vendere (illegalmente) alcune armi: arrestato infermiere 29enne
La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 29enne di origine rumena, emessa dal G.I.P del Tribunale di Taranto su richiesta della Procura tarantina. Il giovane è accusato di cessione senza licenza e vendita illegale di armi e munizioni.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Taranto sotto la supervisione costante della Procura, sono iniziate lo scorso anno, a seguito dell’arresto in flagranza di un 36enne tarantino da parte dell’Arma dei Carabinieri, trovato in possesso di armi che erano state denunciate come rubate proprio dal giovane rumeno.
Nel febbraio dello scorso anno, i “Falchi” della Squadra Mobile avevano effettuato un controllo amministrativo presso l’abitazione del 29enne, sospettando che il giovane infermiere avesse acquistato un numero considerevole di armi in pochi mesi. I familiari del 29enne informarono i poliziotti che il giovane era fuori regione e non potevano mostrare loro le armi custodite in due casseforti, poiché le chiavi erano in suo possesso. Più tardi, la famiglia segnalò il furto delle casseforti contenenti le armi.
Grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, gli investigatori sono riusciti a ricostruire la presunta dinamica dei fatti: dopo il controllo domiciliare, i parenti del 29enne si erano recati al Pronto Soccorso per un presunto malore della madre. Durante la loro assenza, due individui si introdussero nel palazzo e ne uscirono poco dopo trasportando le casseforti.
Nei giorni successivi, il 29enne denunciò il furto delle armi da lui detenute: 11 pistole, due revolver e una carabina, acquistate presso diverse armerie del territorio. Gli investigatori sospettarono subito che il furto fosse simulato per immettere illegalmente le armi sul mercato nero. Successivamente, con il ritrovamento di alcune delle armi denunciate come rubate, da parte dei Carabinieri di Modugno e di Taranto, in esecuzione di una perquisizione, sono stati confermati i sospetti degli investigatori.
Le indagini hanno portato alla luce un presunto piano architettato dal 29enne, che avrebbe confidato a un conoscente il metodo per fare soldi velocemente: acquistare armi legalmente e poi rivenderle sul mercato nero, simulando il furto.
A causa del rischio di reiterazione del reato e dell’elevato pericolo criminale del giovane, il G.I.P di Taranto, accogliendo la richiesta della Procura, ha ritenuto necessaria la custodia cautelare in carcere per il 29enne.