Si fingevano Principe e ambasciatore del Montenegro ma era tutto falso

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Provengono in realtà dal Piemonte e dalla Campania i due che si spacciavano per il S.A. Reale Imperiale Cernetic il Prìncipe Stefan di Montenegro e Macedonia e il suo Ambasciatore in Italia:il primo C.S., nato a Trieste 57 anni residente a Torino, l’altro S.S., nato a Quindici (Avellino) 63, entrambi censurati.
A risalire alla vera identità dei due uomini sono stati i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Brindisi in collaborazione con i colleghi di Bergamo Torino ed Avellino.
I due viaggiavano a bordo di una Mercedes con bandierine e adesivi del corpo diplomatico e la scorsa estate tra il 25 e il 31 luglio 2016 sono stati in vacanza in un resort di Fasano avvicinando imprenditori, politici, personaggi dello spettacolo e anche rappresentanti del clero a cui mostravano false concessione di cavalierati,o falsi passaporti diplomatici con l’obiettivo di raggiungere presunti scambi economico culturali con il Montenegro, o a ottenere soggiorni e beni materiali in località di lusso italiane ed europee.
Per rendere credibile la loro “messa in scena” i due avevano creato finti profili su Facebook dove erano pubblicate foto a braccetto con reali (noti in tutto il mondo)o mentre fa l’investitura di personaggi dello spettacolo (come un’ex bagnina di una famosissima serie televisiva).
I militari hanno avviato l’indagine sui due alla fine del mese di agosto 2016, dopo la segnalazione giunta dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Cerimoniale Diplomatico della Repubblica di Roma, sull’utilizzo delle insegne della Repubblica del Montenegro e adesivi del Corpo Diplomatico pur non godendo di alcuna immunità o privilegio sul territorio italiano in base all’ex Convenzione di Vienna del 1961.“
Nel corso dell’indagine è stata eseguita una perquisizione nelle abitazioni in uso dei due dove sono stati ritrovati e sequestrati timbri, lascia passare diplomatici, adesivi del corpo diplomatico attestati di premi internazionali della casa reale del Montenegro, diplomi di varia natura tutti rigorosamente falsi.

Di vero in questa storia sono le denunce scattate nei loro confronti per l’accusa di falsa attestazione sulla identità personale; possesso e fabbricazione di documenti di identità falsi.