Sequestrati al porto di Taranto 25 tonnellate di rifiuti speciali

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TARANTO-  Ambientale e Forestale (NIPAF) ha effettuato unitamente  ai Funzionari dell’Ufficio delle Dogane, il sequestro di 25 tonnellate di rifiuti pericolosi provenienti dal Salento e destinati a Israele. , il rifiuto in questione è costituito da una sostanza di scarto derivante da batterie esauste e consistente in “pastello di piombo”, un composto classificato come rifiuto pericoloso ai sensi della normativa vigente, il D. Lsg 156/2006 recante “Norme in materia ambiente” , che disciplina fra l’altro le diverse fattispecie relative ai rifiuti.
Ai sensi della normativa suddetta i rifiuti classificati come “pericolosi” sono assoggettati a rigorosi dettami in materia di gestione, di motivazione – specie se, come in questo caso, transfrontaliera – e di smaltimento.
Al fine di eludere le disposizioni previste dalla normativa in materia, detto rifiuto era stato invece dichiarato “solfato di piombo” , un composto di cui era previsto, in alcuni casi, l’impiego come “materia prima secondaria” ed in quanto tale al di fuori dello stretto regime normativo a cui sono assoggettati i rifiuti pericolosi .
L’imponente carico di rifiuti pericolosi è stato bloccato in fase di partenza dal Porto di Taranto, prima che riuscisse a varcare il territorio nazionale.
Un imprenditore è stao denunciato  ma non si escludono ulteriori sviluppi: le indagini infatti proseguono per accertare l’entità del traffico pregresso (in quanto la ditta esportatrice risulterebbe avere già movimentato merce di dubbia natura nella stessa direzione)  e le responsabilità da parte di eventuali altre persone che dovessero risultare coinvolte nel traffico.porto ta