Sequestrate oltre due tonnellate e mezzo di rame rubato

Condividi

Oltre due tonnellate e mezzo di rame di provenienza illecita sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza che ha anche denunciato un 52enne di Statte.
L’uomo, amministratore di una società operante nel recupero e preparazione per il riciclaggio di rifiuti, aveva abilmente nascosto 620 Kg. di rame già pulito e circa 2 tonnellate dello stesso metallo ancora avvolto in guaina, di provenienza illecita.
Il cosiddetto “oro rosso” è stato rinvenuto,in mezzo ad altro materiale di riciclo, dai Militari del Gruppo di Taranto nel corso di un’ispezione all’interno due distinti depositi dell’impresa, uno in agro di Massafra (TA) e l’altro nel rione Tamburi di Taranto.
Il rame, stoccato e pulito, era pronto per l’immissione sul “mercato nero”.
Oltre al prezioso metallo sono stati sequestrati attrezzi
idonei allo sguainamento di cavi, inequivocabile segno
dell’illecita attività, confermata anche dall’assenza di
idonea documentazione atta a fornire prova della legittima
provenienza del rame.
Il responsabile dell’impresa e’ stato denunciato a piede
libero per i reati di “attività di gestione di rifiuti non
autorizzata” e di “ricettazione”.

Sono in corso le indagini finalizzate ad individuare i canali di commercializzazione illegale del costoso materiale, molto utilizzato nei cavi delle linee elettriche, ultimamente oggetto di continui furti.