Schiaffi e pugni alla convivente: arrestato cittadino romeno

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Dopo l’ennesima lite e dopo avere subìto, ancora una volta, la cieca rabbia di un compagno aggressivo e spesso in preda all’alcool, dolorante e col volto tumefatto, non ha potuto che rivolgersi ai Carabinieri.
E’ la storia di una donna di nazionalità rumena che, come tanti suoi connazionali, alla ricerca di un lavoro, alcuni anni fa ha deciso con il suo convivente di trasferirsi in Italia, trovando pure una stabile occupazione. Tuttavia, a seguito di continui dissapori, il loro rapporto ha cominciato ad incrinarsi, fino alla decisione della donna di troncare la loro relazione. Una decisione che l’uomo non ha mai accettato cominciando ad assumere atteggiamenti sempre più aggressivi, fino a minacciare e percuotere abitualmente la compagna. Tanti, troppi episodi di vessazioni fisiche e morali, amplificate dall’abuso di alcolici da parte dell’uomo.
Tutte le volte, però, la vittima aveva sperato che la situazione potesse cambiare, decidendo, quindi, di non denunciare quanto era costretta a subire. Almeno fino a ieri, quando, dopo la nuova violenta aggressione, originata dalla decisione della donna di interrompere la relazione, lei ha manifestato l’intenzione di andare via di casa.
Per impedirglielo, il compagno, alterato da qualche bicchiere di troppo, l’ha dapprima minacciata di morte, poi, l’ha afferrata e colpita ripetutamente con pugni in viso. Una vicina di casa, anch’ella straniera, udite le urla dell’amica è intervenuta sottraendo la vittima alla incontenibile violenza del compagno e facendola rifugiare in casa sua. Le due amiche hanno deciso di chiamare i Carabinieri. Prontamente intervenuti sul posto i militari hanno prima assicurato alla vittima le prime cure, poi hanno condotto il compagno violento in caserma. E’ proprio qui, che la donna, davanti ai Carabinieri della Stazione e del Nucleo Radiomobile di Massafra, ha raccontato due anni di maltrattamenti subìti dal convivente fino alla decisione di porre fine a tale insostenibile situazione.
L’uomo è stato quindi arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali e, su disposizione del P.M. di turno, condotto presso la Casa Circondariale di Taranto, in attesa del giudizio di convalida, previsto nei prossimi giorni.