SCALERA. BARI: “La discarica Vergine nel Comune di Lizzano non deve riaprire. La Regione Puglia neghi l’autorizzazione.”
“Alcuni mesi fa, durante i lavori della V Commissione Consiliare, quella sull’ambiente, sul possibile aumento di volumetria della discarica ubicata nel Comune di Manduria, ponevo l’attenzione sulla paventata ipotesi di una riapertura della discarica Vergine nel territorio del Comune di Lizzano.
In queste ultime settimane – ha dichiarato il Consigliere Regionale Antonio Paolo Scalera – è tornato di attualità il tema della sua possibile riapertura. La zona orientale della provincia di Taranto ha già pagato e continua a pagare, in termini ambientali e sanitari, un prezzo troppo alto e quel territorio vocato all’agricoltura con le sue eccellenze nella produzione di vino e di olio – ha proseguito Scalera – può e deve avere uno sviluppo turistico per la bellezza del suo mare, per la presenza di un ricco patrimonio archeologico e per la grande ospitalità della sua gente. La presenza di un’altra discarica danneggerebbe irreversibilmente il futuro dei comuni di quel versante orientale della provincia jonica. Ho presentato nella V Commissione Consiliare una istanza urgente di audizione perché vengano ascoltati l’Assessore Regionale all’Ambiente, il Direttore Generale dell’ASL di Taranto, il Direttore Generale di AGER Puglia, il Direttore del Dipartimento Ambientale Provinciale (DAP) Arpa Taranto, il Responsabile della Direzione Scientifica ARPA Taranto, il Presidente della Provincia di Taranto e i sindaci dei comuni di Lizzano, Monteparano; Fragagnano, Roccaforzata e Faggiano. In quella occasione chiederò – ha concluso Scalera – se la Regione Puglia è intenzionata a negare l’autorizzazione di riapertura alla società proprietaria della discarica Vergine non scaricando, ancora una volta, sulle popolazioni tarantine scelte sbagliate che arrecherebbero danni incalcolabili in termini sociali, ambientali, economici e sanitari.”