Sava: il vicesindaco chiarisce “dicerie” su lite con una dipendente

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Il vice sindaco del Comune di Sava, Fabio Pichierri, chiarisce ufficialmente sul profilo facebook della coalizione di cui fa parte, “Patto per Sava”, le “dicerie e i pettegolezzi”, che hanno trovato spazio proprio sul web, circa una lite scoppiata con una dipendente comunale tra le mura del palazzo di città. “Considerato l’interesse che ho notato tra i miei concittadini, intendo informarli della vicenda che mi ha visto coinvolto, mio malgrado”, scrive Pichierri. “Avevo sollecitato l’ufficio tributi affinché soddisfasse la richiesta di un savese residente in Germania. A dire il vero, si trattava semplicemente di inviare la corrispondenza, tributi soprattutto, all’indirizzo tedesco e non a quello savese, per evitare appunto che il cittadino dovesse poi trovarsi in mora.”
“Tengo a precisare – prosegue il vice sindaco – che questa domanda era stata avanzata nel 2007, senza però alcun risultato per il concittadino. Venuto a conoscenza della questione, considerato che la nostra amministrazione ha appena un anno di vita, mi sono adoperato per risolvere il problema di questo contribuente. Per questa ragione, martedì mattina, ho chiesto lumi ad una dipendente che, di tutta risposta e forse infastidita dalla mia legittima insistenza, ha urlato contro di me, dicendomi che i politici non dovevano interessarsi delle pratiche amministrative.”
Poco dopo, lo scontro sarebbe proseguito anche nella stanza del segretario comunale e successivamente, la dipendente pare abbia sporto denuncia nei confronti dello stesso vicesindaco.
“Mi preme evidenziare – chiarisce Pichierri – che da parte mia non vi è mai stato un atteggiamento prevaricatorio nei confronti di questa dipendente, né di altri. Posso certamente dire invece, che fin dai primi giorni di amministrazione comunale, abbiamo preteso un impegno costante degli uffici ed uno sforzo lavorativo maggiore di quello precedente perché, riteniamo che in tempi così difficili, la macchina amministrativa debba essere più dinamica e concreta.”
“Naturalmente, anch’io ho necessità di tutelarmi ed dunque, ho sporto una denuncia nei confronti della dipendente che mi ha ingiustamente accusato di aver inveito contro di lei.”
A questo punto, “la vicenda” finisce davanti ai giudici in un aula di tribunale. “Sono sereno – conclude il vice sindaco – perché so di aver fatto solo il mio dovere.”

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