Sava: il commento sulla situazione politica del commissario cittadino di Puglia Popolare

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Quando a parlare sono le procure e il giornalismo d’inchiesta, denuncia! Vuol significare che la politica, meglio definire la declinazione dell’indirizzo politico amministrativo, ha fallito!”

Inizia così il commento del commissario cittadino di Puglia Popolare di Sava Dott. Renato Mele sulla politica cittadina:  “Come già annunciato in altre circostanze, Sava ritorna all’anno zero. Punto di partenza di quel percorso e fase in cui la compagine delle forze protagoniste a Sava era composta da: partiti moderati di sinistra, socialismo, democrazia, DC, MSI minoritario e attori politici di formazione civica urbana.”

Il dott. Mele porta l’esempio del caso del cimitero: “Stiamo rivivendo quella stagione reattiva e rivoluzionaria. Signori cari savesi! – esorta – Svegliatevi dal torpore di questo lungo mandato della destra savese col suo carrozzone di liste civiche, iniziato con l’idea del nuovo, del giovanilismo e del vittimismo, ma che si è rivelato più che mai vecchiume, old school, vecchia scuola politica con vecchi “giovani” e giovani “vecchi” tipo Benjamin Button. Il caso cimiteriale è ormai scoppiato. Adesso, nelle more del lavoro degli inquirenti col parallelo discovery, noi tutti dobbiamo assumerci le responsabilità dovute e richieste dal qui e adesso, ora e per il futuro di Sava. Si definisce cultura woke quella che ci richiama alla partecipazione civico-politica attiva, non meramente servile. Non si può più far finta di nulla.” 

Secondo il dott. Renato Mele, sceso recentemente in campo politico per portare il suo contributo fattivo: “Sava ha un vuoto antidemocratico costituito dall’astensionismo nella cifra del pigrismo, egoismo e delusione coalizzato dal sistema di yes man di giunta provenienti dalle parti più disparate dei partiti di quel passato pre-2012.”  Conclude affermando che: “Puglia Popolare intende prendere in carico tutti gli eventi in corso per una mobilità sociale che voglia realmente essere progressista.”